Sindrome di Lynch: il Dott. Baiano ha eseguito un importante intervento su un paziente di soli 21 anni – La Clinica Casa del Sole di Formia continua ad essere protagonista delle cronache per gli eccezionali interventi che si tengono nella sala operatoria, estremamente attrezzata secondo i migliori standard. Un nuovo eccezionale intervento chirurgico è stato effettuato dal professore Giovanni Baiano e dalla sua equipe su un paziente di 21 anni affetto da un tumore del colon. Ciò che colpisce è la giovanissima età del paziente di appena 21 anni. Come giornalista non potevo, pertanto, non approfondire il delicato caso clinico con il noto medico chirurgo Giovanni Baiano per fornire ai nostri lettori ulteriori chiarimenti. Il conosciuto ed apprezzato chirurgo non si è sottratto alle nostre domande e di seguito riportiamo le sue risposte. Precisa: “Si in effetti operare per tumore del colon un paziente di soli 21 anni è un’evenienza piuttosto rara, anche se in Italia si registrano circa 50.000 nuovi casi ogni anno di tumore del colon retto. È statisticamente provato che l’incidenza delle varie neoplasie è diversa tra gli uomini e le donne ed è diversa anche a secondo della fascia di età. Sulla prima tabella che pubblichiamo si evince che, ad esempio, il tumore del colon retto è il secondo su tutta la popolazione ma se consideriamo solo gli uomini esso occupa la terza posizione per incidenza, dopo prostata e polmone. Se esaminiamo infine la seconda tabella ci accorgiamo quanto sia raro il tumore del colon-retto nei pazienti maschi con range di età 0-49 occupando di fatto il 5° posto, io aggiungerei rarissimo visto i 21 anni del nostro paziente.”

Dottor Baiano ma come è possibile che si verifichi un simile caso?  “La sua domanda è giusta e tenterò di rispondere con termini per i non addetti ai lavori. Il tumore in giovane età spesso si associa alla “sindrome di Lynch” nota anche come cancro colon rettale ereditario non poliposico (hereditay nonpolyposis colon cancer or HNPCC). È una patologia ereditaria caratterizzata dall’aumentato rischio di sviluppare il carcinoma colon retto ed altri tipi di tumore. Sono di fatto alterati i geni coinvolti nel noto meccanismo del Mismatch Repair (MMR) quello che dovrebbe riparare i danni del DNA cellulare. È come se non funzionasse più il servizio urbano per i rifiuti o non ci fosse più la manutenzione di un edificio. La perdita della capacità di riparare gli errori presenti nel DNA fa si che essi si accumulino fino a trasformare la cellula normale in cellula tumorale.”

Ma come si può diagnosticare la “Sindrome di Lynch”? “Ogni qual volta affrontiamo un caso di paziente così giovane affetto da tumore dobbiamo eseguire degli appositi test genetici che valutano se esistano le alterazioni genetiche precedentemente descritte.” Dottor Baiano la ringrazio per le sue spiegazioni su un argomento così complesso e strettamente scientifico. Mi permetta ora qualche domanda un po’ più da cronista. Quanto l’ha impegnato questo caso sotto il punto di vista umano? “Grazie per la domanda. Sinceramente mi ha impegnato tantissimo. Il nostro paziente che qui in Clinica tutti chiamano “il pupo” ci ha coinvolto e colpito. L’accoglienza a dir poco affettuosa durante tutto il ricovero è stata fondamentale. La comunicazione particolarmente impegnativa nella continua ricerca delle parole giuste e rassicuranti a fronte delle sue paure, delle sue incertezze, della sua “voglia” di conoscere il suo futuro. Tutti i medici, tutti gli infermieri, tutti gli ausiliari hanno “adottato” il pupo ed è stato importante alla pari del mio intervento chirurgico.” A proposito ci parli dell’intervento. “L’intervento vista la sede del tumore vicino all’angolo splenico del colon si è concretizzato con l’asportazione di tutto il colon trasverso e del colon sinistro e del sigma. Una cosiddetta “emicolectomia sinistra allargata”. Sono purtroppo tumori molto aggressivi, il nostro ostruiva quasi completamente il lume, e con molte stazioni linfonodali interessate. Importante poi il rispetto dei plessi nervosi aortici e pelvici. Ma avendo raggiunto l’obiettivo RO (Zero Residuo macroscopico di tumore dopo l’intervento) anche in questo caso sono ampiamente soddisfatto soprattutto per quello che sarà la futura prognosi del “pupo” e della sua qualità di vita.” Dovrà fare ulteriori terapie? “Certamente sì, studieremo l’assetto genetico del tumore asportato, come faccio da sempre per tutti i tumori che opero, per permettere all’oncologo di impostare anche una chemioterapia specifica.”

Un’ultima domanda. Vediamo tumori in pazienti sempre più giovani; lei cosa ne pensa?  “È vero, oggi vediamo l’insorgenza di tumori anche in fasce di età come la quarta e quinta decade. In tutto il mondo questo è un dato presente a tal punto che negli USA, ad esempio, l’età anagrafica per lo screening dei tumori del colon retto si è abbassata dai 50 anni ai 45. Lo screening rappresenta un’arma fondamentale della prevenzione del tumore colon retto e si basa sul test di invito a fare la ricerca del sangue occulto nelle feci e se positivo il test una colonscopia. L’asportazione di un polipo significa che lo stesso non diventerà poi nel tempo un tumore. Nella nostra provincia la percentuale di adesione alle campagne di screening è troppo bassa, appena il 35%. Sicuramente noi medici dobbiamo impegnarci di più nel divulgare la “cultura della prevenzione”. Questa deve essere a mio giudizio già insegnata a scuola. Doveroso ricordare che il dottore Baiano è anche docente e coordinatore del corso di biomedica che si tiene regolarmente al Liceo Scientifico Statale “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno.