STORIE LONGOBARDE A FORMIA – Anche una battaglia a Formia tra gli eserciti di Costante II, imperatore Bizantino, e di Grimoaldo, re dei Longobardi. A pochi è noto questo episodio storico avvenuto nel 663 d. C. in un tentativo di Costante II di ripristinare l’impero romano d’Occidente scomparso nel 476 d. C. Questi i fatti in cui fu protagonista Costante II ( 630 – 668 ) Costante II, detto “Il barbuto” nel 660-661 partì da Costantinopoli via mare e sbarco’ con il suo esercito a Taranto . Risali’ attraverso l’Appia dirigendosi nella zona Benevento per poi proseguire per Roma. Durante il percorso assedio’ invano Acerenza e distrusse le città di Ortona, Ecana e Lucera.

Cinse d’assedio Benevento governata dal Duca Romualdo I , giovane figlio bastardo di Grimoaldo , re dei Longobardi, che in quel momento si trovava a Pavia.Romualdo , per guadagnare tempo e salvare Benevento dall’assedio , arrivò ad un patto con Costante concedendogli in ostaggio sua sorella Gisa. L’ imperatore Bizantino rinunciò all’assedio e si diresse verso Roma lasciando una parte dell’esercito ” sul passo di Formia vicino Gaeta in territorio soggetto al greco” ( forse al vento grecale?) La battaglia di Formia del 663 d. C. si risolse negativamente per i bizantini che, pur disponendo di 20.000 unità al comando di un generale armeno di nome Saburro, furono sopraffatti dall’esercito longobardo agli ordini di Grimoaldo e suo figlio Romualdo . Considerate le forze in campo deve essere stato un grande scontro militare avvenuto nella piana di Tomba di Cicerone – 25 Ponti , dato che un autore sostiene che nelle vicinanze trovavasi il miliare romano LXXXVII. Nel luglio del 663, in ogni modo , Costante riuscì ad arrivare a Roma dove fu ricevuto dal Pontefice Vitaliano e vi rimase per meno di un mese durante il quale si impossessò di tutto il bronzo del Pantheon prima di intraprendere il viaggio di ritorno verso il sud arrivando a Siracusa dove, nel 668, fu ucciso nei Bagni di Dafne dal suo cortigiano Andrea figlio di Troilo.

A Costante successe l’usurpatore Mecezio , un patrizio di origini armene autore della congiura appena citata , che fu imperatore fino al 685 quando fu eliminato e l’Impero romano d’Oriente passò nelle mani di Costantino IV figlio di Costante II. Questi episodi, che meritano ulteriori approfondimenti con altri testi trattandosi di una battaglia avvenuta a Formia, sono narrati da Camillo Minieri-Riccio nel 1844 e da Alesio de Sariis nel 1791 in ” Dell’Istoria del Regno di Napoli”, che menzionano le battaglie di Forino e quella successiva di Formia. Il resoconto della spedizione di Costante II è contenuto anche nei capitoli 6 – 12 del libro V della Historia Langobardorum di Paolo Diacono che in realtà parla di una sola battaglia nel comune di Forino, in provincia di Avellino, sollevando appunti del Pellegrino e del Capaccio che ritengono il Diacono in errore trattandosi invece di Formia vicino Gaeta e non di Forino. Ulteriori notizie sono al capitolo 78 del Liber Pontificalis che contiene la vita del Pontefice Vitaliano ( 657 – 672). Altra narrazione è a cura dello storico bizantino Teofane che stabilì la morte di Costante II nel XXVII anno del suo regno .