TRANO (L’ALTERNATIVA C’E’), COMMISSIONE BILANCIO CAMERA: “IL MERCATO DEL PESCE APRE IN RITARDO E IL PRESIDENTE DELL’AUTHORITY FA L’ARROGANTE CON I CITTADINI, NON E’ ACCETTABILE E FARO’ LUCE SULLA VICENDA”

“Tutti i cittadini meritano rispetto e in particolare chi da anni sta cercando un posto per esercitare la propria attività.

Questo dovrebbe essere chiaro a tutti e in particolare a chi amministra la cosa pubblica.

Il nuovo mercato del pesce di Gaeta, dopo tanti e intollerabili rinvii, finalmente sta aprendo i battenti e sono state rilasciate le prime sette concessioni.

Ma le parole sprezzanti del presidente Musolino nei confronti di chi in questi anni ha sofferto non avendo più un luogo dove commercializzare i propri prodotti ittici, di chi ha cercato di lottare per veder garantito un proprio diritto, non sono accettabili.

I lavori fatti dall’Autorità portuale, con enorme ritardo tra l’altro, non possono essere definiti una concessione ai commercianti. Sono ancora troppi poi i dubbi e gli interrogativi sulla vicenda, su cui sarà mia premura fare luce.

Prendo quindi le distanze dalle esternazioni del presidente, che mi hanno lasciato basito.

Le sue sono state parole inopportune, soprattutto per chi deve lavorare quotidianamente per mettere insieme il pranzo con la cena, e altrettanto fuori luogo essendo state pronunciate da un funzionario dello Stato, che tra l’altro presiede uno dei peggiori poltronifici in Italia.

Musolino mostra di non rendersi neppure conto, avendo lui un super stipendio garantito, delle difficoltà dei più a causa della pandemia, che ha creato notevoli problemi agli operatori del commercio e in particolare a quelli del commercio del pesce al  dettaglio.

Mesi fa, alla mia richiesta di confronto, il presidente mi diede ampie garanzie sull’apertura indifferibile del mercato del pesce nei primi giorni di agosto, asserendo che necessitava qualche lavoretto di manutenzione, ma dalle sue dichiarazioni mi sembra che ci siano problemi ben più grandi e irrisolti.

Se necessario utilizzerò le prerogative parlamentari per effettuare tutte le necessarie verifiche e dare risposta ai tanti operatori che da anni chiedono solo di lavorare in un luogo igienico e con servizi degni di tale nome”.