25 Aprile e 1°Maggio con l’ombrello? Gaeta la location ideale per trascorrere le festività – Comunicazione pubblicitaria – Sarà un 25 aprile non favorevole dal punto di vista meteorologico. Le previsioni nei maggiori e quotati siti di informazione metereologica optano per variabilità durante tutta la giornata. Perché abbattersi? Gaeta offre la possibilità di visitare le sue Chiese, come la famosa “Cappella d’oro” inglobata all’interno dello stabilimento dell’Annunziata o la Pinacoteca comunale dove insiste la mostra “Da Cajeta a Circe” (Mostra collettiva internazionale al femminile a cura di Laura Facchini). Per il ristoro invece la risposta è il ristorante Ciro, situato sul lungomare Caboto, fronte mare e con un ricco menù. Pietanze e prelibatezze di mare per accontentare i palati più fini. Quest’anno ricade poi il centenario del ristorante Ciro pizzeria, una storia lunga generazioni. L’arte della pizza e della buona tavola sapientemente tramandata di padre in figlio.

25 Aprile e 1°Maggio con l’ombrello? Gaeta la location ideale per trascorrere le festività – Situato a Gaeta Vecchia, in una location unica, è consigliato per chi vuole trascorrere una serena giornata. Nella speranza di un cielo plumbeo e non piovoso il consiglio è di visitare i posti più suggestivi della città di Gaeta come il Santuario della Montagna Spaccata, dove vi è presente la “mano del turco”, la Cattedrale di San Francesco, ammirabile anche dal lungomare Caboto, i vicoli di via Indipendenza, centro dello shopping o per i più avventurosi Monte Orlando, e sì Gaeta è sul mare ma ha anche un monte con una vegetazione lussureggiate. Info e prenotazioni del ristorante: 0771.465058.

A Gaeta Giorgio Moffa celebra il centenaio della pizzeria di famiglia. 100 anni di pizza, sapori e tradizioni – Questa è una storia fantastica che dal dicembre 2005, come in una fiaba, unisce due località che già la storia ha unito nei secoli: Napoli e Gaeta. La ricostruiamo incontrando Giorgio Moffa e avendo dinanzi a noi dal suo locale gaetano lo scenario incomparabile del nostro golfo. Tutto ha inizio nel 1923 quando il ventiquattrenne Ciro Leone (classe 1899), partenopeo doc di Spaccanapoli, da panettiere si trasforma in pizzaiolo, consigliato dalla moglie Giorgina più grande di lui di sei anni e vera donna di carattere (erano cugini di primo grado e il loro amore era iniziato in famiglia). Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.