Cenone di Capodanno a Gaeta 2023 2024. Il menù di Antica Pizzeria Ciro Ristorante – L’Antica Pizzeria Ciro Ristorante propone un menù di capodanno adatto a chi vuole concedersi il piacere della buona tavola abbinato alla tradizione culinaria. Il veglione di San Silvestro a Gaeta può concludersi in armonia nella rinomata location di mare, coccolati dalla magica atmosfera delle luminarie di Gaeta con musica live con “Gold & Black” durante la cena e disco music con dance dopo la mezzanotte con annesso spettacolo pirotecnico. Giorgio Moffa, titolare e radicato ristoratore formato a Napoli ha esportato la sua esperienza qui a Gaeta con “Antica Pizzeria Ciro Ristorante”, preparando un menù di Capodanno tutto da assaporare.

A Gaeta il cenone di Capodanno inizia con un entrè (un ottimo prosecco con mazzancolle alla catalana) segue l’antipasto Fantasie di mare (seppie alla Nerano, calamari su vellutata di friarielli e guanciale tostato. Baccalà dello chef), seguono due primi piatti (panciotto di pasta fresca con capesante e gamberi al ragù di astice. SECONDO PRIMO: risotto al nero di seppia con crema di friarielli). Segue il secondo piatto (cartoccio di mare con pesce fresco, crostacei e molluschi. CONTORNO: trionfo di funghi). Seguono i dolci dello chef e alla mezzanotte fuochi sul mare assaporando lenticchie, cotechino e prosecco. Vino Pecorino dell’Azienda Di Carlo, Caffè. Costo della cena €95 a persona. Info e prenotazioni: 0771.465058. Di seguito la locandina dell’evento:

ARTICOLO CORRELATO – La storia di Giorgio Moffa da tredici anni da Napoli anche nel Golfo di Gaeta: Questa è una storia fantastica che, come in una fiaba, unisce due località che già la storia ha unito nei secoli: Napoli e Gaeta. La ricostruiamo incontrando Giorgio Moffa e avendo dinanzi a noi dal suo locale gaetano lo scenario incomparabile del golfo.

Tutto ha inizio nel 1923 quando il ventiquattrenne Ciro Leone (classe 1899), partenopeo doc di Spaccanapoli, da panettiere si trasforma in pizzaiolo, consigliato dalla moglie Giorgina più grande di lui di sei anni e vera donna di carattere (erano cugini di primo grado e il loro amore era iniziato in famiglia). Alle remore del marito perplesso nell’aprire una pizzeria proprio di fronte alla pizzeria da Michele (altro locale storico di Napoli) ebbe a dire una frase indimenticabile nelle memorie dei discendenti: “Cirtiè (così Giorgina chiamava il marito) addò schiara ‘o sole pe’ loro schiara pure pe’ nuje”. Da Michele ebbe come prima sede un locale sotto l’Ospedale Ascalesi per poi trasferirsi in Via Cesare Sersale. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.