Raphael Andreas Oberlander, rappresentante locale di Agilo, Associazione nazionale delle Guide e degli Accompagnatori turistici segnala la situazione di crisi che stanno affrontando le guide e accompagnatori in questo periodo, data dalla totale assenza di flussi turistici dall’estero e da una scarsa mobilità interna che li condannerebbe a non lavorare, inoltre sottolinea l’assenza di forme si sostegno da parte delle istituzioni e scrive: “La situazione di Guide ed Accompagnatori turistici del nostro territorio è molto delicata e vive un periodo di forte crisi. Da sempre Guide ed Accompagnatori sono in prima linea per gestire i flussi turistici su tutto il territorio del Golfo e della riviera di Ulisse. Tutti insieme, anche attraverso associazioni di promozione sociale, si sono impegnati per la promozione culturale, volta a creare un’offerta turistica variegata adatta a soddisfare le esigenze di ogni tipologia di clientela. Purtroppo le nostre categorie risentono ancora e risentiranno a lungo degli effetti della pandemia, nonostante la cosiddetta riapertura ed i provvedimenti adottati per il rilancio del nostro settore. La totale assenza di flussi turistici dall’estero ed anche la scarsa mobilità interna ci condannano a non lavorare in assenza di forme si sostegno da parte delle istituzioni. I professionisti del settore turistico che in questi anni hanno offerto servizi di qualità contribuendo fortemente alla promozione del territorio si sono ritrovati privi della loro principale fonte di reddito”. Una situazione che ha bisogno di soluzioni tempestive in quanto rischia di precipitare da un momento all’altro, provocando gravi danni al tessuto turistico, come spiega Raphael Andreas Oberlander: “Se non agiamo tempestivamente il prolungarsi di questa situazione potrebbe portare ad un dissolversi delle piccole ma virtuose realtà operanti nel territorio, provocando un grave danno al tessuto culturale ed all’offerta turistica. È importante dunque che le risorse destinate al turismo per la promozione culturale del territorio coinvolgano quei professionisti che da sempre si sono battuti per costruire ciò che oggi è messo a repentaglio e che garantiscono un’offerta di qualità. Bisogna evitare di lasciare a casa professionisti che darebbero maggiore impulso alla diffusione del prodotto “Golfo e Riviera di Ulisse” utilizzando personale non abilitato né qualificato per attività di accoglienza e promozione turistica e culturale. Tutto ciò che vogliamo in qualità di operatori del settore è essere messi nella condizione di lavorare e che attraverso il nostro lavoro si faccia promozione territoriale e culturale come abbiamo sempre fatto in questi anni”.