In termini calcistici 4 a 3 assegna puntualmente la vittoria alla squadra che ha realizzato 4 volte. In termini di vite umane il tutto viene ribaltato quando tre persone, due uomini e una donna, strappano dal regno del dio Nettuno quattro giovani e impediscono loro di raggiungere i Campi Elisi. Nel primo pomeriggio dello scorso lunedì quattro ragazzi, tutti residenti nella Terra di Lavoro, hanno rischiato di annegare, nello specchio acqueo antistante la spiaggia denominata Playa Caliente in località Sant’Agostino del comune di Gaeta.

Mare antistante la Playa Caliente

Le grida disperate dei quattro giovani in difficoltà sono state avvertite chiaramente dalla spiaggia. Si sono tuffati senza esitazione in mare per soccorrere i malcapitati due Militari del Mare, appartenenti al glorioso Corpo delle Capitanerie di Porto, Giuseppe Zinno, Primo Maresciallo, e Alessio Catalucci, Capo di 1° Classe, in vacanza a Gaeta con le rispettive famiglie, insieme a loro l’assistente bagnanti Eliana Portelli, in regolare servizio in quel momento sulla spiaggia di Sant’Agostino.

Le operazioni di soccorso sono risultate particolarmente difficili a causa della forte corrente marina, peraltro sempre presente in quel tratto di spiaggia ed estremamente pericolosa per chi non la conosce, e dal fatto che i ragazzi erano ormai allo stremo delle forze. I soccorritori sono riusciti a rassicurare fin da subito i giovani, a trarli in salvo e a riportarli a riva, anche con l’ausilio di un pattino di salvataggio nel frattempo intervenuto. Una volta messi in sicurezza sulla battigia, i quattro ragazzi sono stati lasciati alle cure del personale sanitario del 118. Due di loro risultavano tuttavia visibilmente sofferenti e in stato di shock e, pertanto, sono stati trasportati presso l’Ospedale di Formia per gli opportuni accertamenti. In zona è giunta anche una pattuglia della Capitaneria di Porto di Gaeta, che ha proceduto agli atti di rito ed ascoltato alcuni testimoni. L’esito favorevole del soccorso in mare è senza dubbio dipeso dalla prontezza di intervento e dal coraggio evidenziato dei due militari della Guardia Costiera, che hanno messo a repentaglio la loro incolumità per salvare con generosità vite altrui. Nei giorni successivi è stato dimesso dall’Ospedale Dono Svizzero di Formia l’ultimo dei quattro che era stato ricoverato a seguito dell’incidente.

Tutti i ragazzi con i loro familiari, sia di persona che con lettere giunte al Comando della Capitaneria di Porto di Gaeta, hanno voluto esprimere il più sentito ringraziamento ai “due Angeli del Mare della Guardia Costiera”, così li hanno chiamati, per aver salvato le loro vite.

La nostra redazione si unisce all’unanime apprezzamento di tutti.