Ci è stato spedito dall’esponente politico Mauro Pecchia il testo che segue e con la sua osservazione “questo è il messaggio spontaneo nato da molti locali della Movida di Gaeta medievale, che hanno affidato il loro sfogo costruttivo al nostro movimento e che abbiamo deciso di divulgare agli organi di stampa”.

Il documento testualmente recita: ““Volendo anzitutto esprimere estrema solidarietà per le vittime del Covid e di tutti i lavoratori ridotti al lastrico in questo periodo di restrizioni, siamo profondamente toccati dalla disparità di trattamento nell’applicazione delle sanzioni connesse al rispetto delle misure cautelari.

Premesso che, le organizzazioni private hanno applicato tutti i protocolli di sicurezza, alcuni locali sono stati oggetto di chiusura coatta per situazioni di affollamento creatosi sul terreno di pubblico dominio e pertanto non di competenza diretta o indiretta.

Rimaniamo sconcertati nell’appurare che la nostra città è stata, in questi giorni, teatro di eventi organizzati per i quali il servizio pubblico è intervenuto nel garantire le misure di sicurezza.

Inoltre, non comprendiamo le motivazioni per le quali, tale garanzia non abbia avuto come oggetto una piazza di pubblico dominio in cui i cosiddetti assembramenti sono legati a comportamenti individuali e sicuramente non attribuibili ai privati.

Detto ciò , siamo profondamente toccati sotto due profili:

1. Sotto il profilo psicologico, in termini di lesione della libera iniziativa imprenditoriale.

2. Sotto il profilo economico, in quanto le misure applicate con annessa chiusura coatta delle attività, si possono tradurre in una mera CONDANNA del lavoro e della sicurezza economica.

Chiediamo pertanto al servizio pubblico di curare le attività di propria competenza e di agire con responsabilità e rispetto per il lavoro di tutti… che è l’unica speranza per il futuro per Gaeta”.

Chi scrive ha totale fiducia nella magistratura e ritiene che vi sono strumenti legali per far ascoltare le proprie ragioni.

Si è in attesa della sentenza del TAR del Lazio su una memoria presentata dagli operatori di discoteche di tutta Italia.

Infine sull’operato dell’Arma dei Carabinieri sono solidale con i militari della Benemerita senza se e senza ma.