Inquinamento dell’aria a Gaeta, sparite le rilevazioni: numeri preoccupanti – “Quanto sta accadendo ad Aprilia e Gaeta è a dir poco inaccettabile e pericoloso e le autorità competenti devono intervenire immediatamente. La qualità dell’aria di queste due importanti città della Provincia di Latina, fa registrare dati preoccupanti. Inoltre risultano ripetutamente introvabili altri dati sul costante monitoraggio dell’inquinamento aereo. Nei giorni scorsi ho interrogato i ministri della Transizione ecologica e della Salute per sapere cosa stia succedendo alle centraline dell’Arpa Lazio e perché non si trovino i dati relativi ai monitoraggi di mesi quasi interi. Inoltre ho presentato anche un esposto al nucleo ambientale dell’Arma dei carabinieri di Roma, perché gli inquirenti possano indagare se siano in corso gravi condotte omissive o commissive, e dunque penali, da parte dei soggetti responsabili e competenti in materia.


Ma cosa sta succedendo? Iniziamo dal caso più grave, quello di Gaeta, dove già l’8 marzo scorso, i dati della centralina dell’Arpa Lazio presente in città risultavano indisponibili per il 23esimo giorno consecutivo, relativamente ai valori del PM 10 – polveri sottili, e per il ventiduesimo giorno consecutivo per quanto riguarda O3 (ozono) ed NO2 (biossido di azoto). Ora, questo fatto, già grave di per sé, si aggiunge però a un quadro ancor più grave e soprattutto penalmente rilevante: anzitutto perché questi sono dati soggetti dalla legge italiana alla pubblica consultazione quotidiana, e quindi la loro assenza non può testimoniare in tempo reale come dovrebbe – e dunque utile per agire – se i valori di elementi inquinanti abbiano superato la soglia prevista per legge, minacciando la tutela della salute pubblica onde prendere i dovuti provvedimenti.


E infatti già il 10 febbraio scorso si è registrato un fatto preoccupante e che doveva suonare come campanello d’allarme. I rilievi relativi alla presenza delle cosiddette polveri sottili – le PM 10 – era addirittura pari a oltre tre volte la soglia indicata dall’OMS come limite per far scattare un allarme per la salute umana. Corre anche l’obbligo di precisare che altresì il quadro normativo italiano di riferimento (il d.lgs n.155/2010), indica la soglia di sicurezza entro i valori giornalieri soglia di PM 10 di 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte per anno civile (tali valori non possono superare i 40 µg/m3 nell’intero anno civile), Gaeta faceva addirittura registrare 50 Pm10 μg/m3 Cmed 24 h, peraltro superando la soglia già per la quarta volta nell’anno in corso. E dunque non possiamo sapere cosa sia poi accaduto negli ultimi 20 giorni.
Ed è chiaro che la qualità dell’aria, primo indice della qualità di vita di cittadini e turisti, paga per primo il prezzo di decisioni politiche che si scelgono di mettere in atto a livello locale: infatti le centraline dell’Arpa si trovano nel quartiere della Piaja, un quartiere densamente abitato e dove si è scelto di realizzare un centro commerciale, la cui realizzazione e le cui ripercussioni sul traffico dovute alla logistica e al transito stanno di fatto compromettendo la qualità dell’aria in una zona già in passato oggetto di attenzioni analoghe per via del vicino porto commerciale.


Analogamente ho segnalato anche quanto sta avvenendo ad Aprilia, dove al 6 febbraio 2022, per il sesto giorno consecutivo, i dati dei PM 10 della centralina dell’Arpa Lazio che doveva certificare la qualità dell’aria sono risultati anche qui indisponibili, mentre gli altri indici erano pure molto al di sopra dei valori consigliati dall’Oms e, comunque molto vicini al limite fissato dalla legge italiana.
Ricordiamo a questo proposito che anzitutto i sindaci sono chiamati a ben precise responsabilità, a garantire e a tutelare la salute pubblica, quali principali autorità competenti in materia, e devono vigilare con attenzione sulle situazioni ravvisate.
Ad ogni modo i controlli che sto portando avanti non si fermeranno visto che nessuno si è occupato e preoccupato di quanto stava avvenendo, vogliamo capire di chi sia la responsabilità e cosa sia accaduto e stia accadendo a Gaeta e ad Aprilia.” Lo dichiara l’Onorevole Raffaele Trano, Già Presidente Commissione VI Finanze Camera dei deputati e Membro Commissione Vigilanza Cassa Depositi e Prestiti.