Foto scattata in una delle spiagge libere di Gaeta. Foto con colori alterati al fine di segnalare il fatto e non il singolo operatore.

Gaeta, Serapo: preposizionamento sulla spiaggia libera – Continua a Gaeta la “cultura” del preposizionamento degli ombrelloni sulla spiaggia libera ma questa volta con l’aggiunta del noleggio in battigia. Abbiamo fotografato nel corso dell’estate il preposizionamento degli ombrelloni lungo tutto il nostro litorale. Gli ultimi articoli parlavano di multe e sequestri ai noleggiatori che posizionavano anticipatamente alla richiesta attrezzature balneari al fine di occupare lo spazio della spiaggia libera. Ieri 22 agosto 2022 a Serapo di Gaeta abbiamo scattato una foto che immortala il preposizionamento dell’asta degli ombrelloni in barba a tutte le leggi. Inoltre sempre nella stessa spiaggia abbiamo assistito al noleggio in battigia, i lettini erano noleggiati fino alla riva.

Ricordiamo che non è possibile noleggiare attrezzature balneari sulla battigia la quale deve rimanere libera per 5 metri dal mare (in alcuni casi 3).  La battigia è lo spazio pubblico per eccellenza, nel senso che le regole valgono per tutti, sia che siamo in presenza di una spiaggia pubblica, sia in presenza di uno stabilimento balneare o spiaggia privata a pagamento. Sulla battigia è possibile transitare, spostandosi da una spiaggia all’altra. È possibile fermarsi per tuffarsi in mare, portando asciugamani per poggiare i vestiti sulla riva, giusto però il tempo necessario a fare un bagno e asciugarsi, dato che non è consentito sostare sulla riva, montare ombrelloni e sdraio propri. Queste norme valgono affinché non sia ostacolato il diritto di passaggio degli altri bagnanti e il corretto svolgimento delle operazioni di salvataggio.

Preposizionamento, occupazione della battigia, pagamento di un pedaggio per raggiungere la spiaggia e chiusura dei cancelli per impedire il transito, sono tutti illeciti che continuano a persistere nel nostro territorio. Ormai questa “cultura” è radicata e difficile da estirpare a causa dei pochi controlli e importi delle multe non commisurate agli incassi.