Ogni anno il nostro litorale registra la perdita di vite umane. Più raramente per annegamento poiché sono acque tranquille e dove la profondità delle stesse è graduale, ideale per le famiglie. Più frequentemente per collasso cardiocircolatorio, lo sforzo di una nuotata e l’alta temperatura in soggetti a rischio, a volte anche senza che gli stessi lo sappiano. Un caso che chi scrive non dimenticherà mai fu quello del Maestro tipografo Fernando Caramanica, pianto da un’intera comunità. Ieri si è registrato a Martina di Minturno. Un sessantanovenne, tornato a riva dopo essersi fatto il bagno, si è accasciato privo di sensi sull’arenile, folgorato da una morte istantanea. A nulla sono valsi i soccorsi prestati da alcuni bagnanti presenti. La vittima è un sessantanovenne di Caserta, in villeggiatura a Minturno; il medico legale dell’Asl intervenuto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto a causa di un malore. È intervenuta sul posto anche la Guardia Costiera della Delegazione di Spiaggia di Scauri. La salma portata al Cimitero di Minturno ed oggi trasferita a Caserta, città di residenza del deceduto.