Il Gruppo Minturno Libera non ci sta alle nuove misure precauzionali disposte da Trenitalia per contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19 che di fatto eliminerebbero il distanziamento e prevederebbero la possibilità di occupare le vetture all’80%. Un provvedimento che metterebbe a rischio tutti i passeggeri e per tali ragioni, il Gruppo chiede un incontro con Regione e azienda, affinché si possa arrivare a soluzioni che vadano, in primis, a tutelare la salute degli utenti ma allo stesso tempo che garantiscano loro la possibilità di raggiungere i luoghi di lavoro senza dover subire disagevoli ritardi. Così ML scrive: “I pendolari che fruiscono della stazione ferroviaria di Minturno sono tantissimi dato che essa viene utilizzata anche dai residenti dei paesi limitrofi del Basso Lazio e dell’Alto Casertano e nei prossimi giorni questi viaggiatori potranno subire notevoli disagi a causa del sovraffollamento dei treni cui nessuno sta pensando. Ebbene, dall’inizio di settembre i mezzi pubblici sono sempre più pieni e, con l’imminente riapertura delle scuole, è più che prevedibile che il flusso di persone aumenti considerevolmente e che la situazione diventi ancora più difficile. A ciò va aggiunto che le nuove linee guida di Trenitalia, in vigore a partire dall’8 settembre, hanno, di fatto, abolito il distanziamento sociale sui treni, prevedendo la possibilità che le vetture possano riempirsi fino all’80%. Atteso che, il distanziamento sociale è secondo noi una misura sacrosanta, a nostro avviso urge intervenire quanto prima per evitare che nel breve periodo le misure di contenimento del Covid-19, unite al prevedibile sovraffollamento dei treni, possano creare disagi ai tanti cittadini che si apprestano a viaggiare, la maggior parte, tra l’altro, per motivi di lavoro. A tal proposito Minturno libera, per ovviare al problema, propone a chi di dovere di instaurare quanto prima un tavolo con Regione e Trenitalia, chiedendo di mettere a disposizione degli utenti della stazione di Minturno nuovi treni e/o farne fermare altri. Ad esempio, si potrebbe prevedere la sosta a Minturno per gli Intercity o allungare la corsa di tutti i treni regionali che nascono o muoiono nella stazione di Formia. Questa nostra proposta trova riscontro anche nelle linee guida del decreto del 7 settembre del Presidente del Consiglio dei Ministri che, in materia di trasporto pubblico auspica l’aumento delle corse dei mezzi di trasporto. Minturno Libera, crede che in primis vada salvaguardata la salute dei propri concittadini e auspica che venga presa una decisione con celerità. Di fatti, va scongiurato che i nostri pendolari non riescano a raggiungere il luogo di destinazione perché non ci siano posti disponibili sui treni, o che viaggino in convogli iper affollati con ovvie ripercussioni sulla loro salute dato che in tal caso non potrebbe essere garantito il
distanziamento sociale. E’ di vitale importanza prevedere tali rischi e agire in maniera decisa per salvaguardare la salute dei
pendolari e delle loro famiglie”.