TOMMASO ELISIO

Tommaso Elisio, o Elysius, nacque a Napoli intorno al 1487.

Domenicano, teologo, fece parte del Collegio di Teologia dell’Università di Napoli e – quale precettore -ebbe tra i suoi allievi anche il filosofo Giordano Bruno.

Elisio si spense secondo le cronache tra il maggio 1571 e il gennaio 1572.

Strenuo difensore della dottrina cattolica, era tuttavia convinto della necessità di una riforma delle istituzioni ecclesiastiche e della vita religiosa. Una sua proposta di rinnovare in senso meno coercitivo gli Ordini monastici femminili lo portò ad un passo dall’Inquisizione.

LA NASCITA A SCAURI DI PILATO

Nel volume Christianae religionis arcana (1569) l’Elisio anticipò questioni dogmatiche importanti, come la posizione presa in seguito dalla Chiesa riguardo l’Immacolata Concezione nel 1854. Ed è proprio in questa opera che abbiamo ritrovato una notizia sconosciuta ai più: la tradizione, o leggenda, che Ponzio Pilato fosse originario di Scauri.

Scrive infatti il teologo domenicano: “… Aliqui dixerunt, illum fuisse de quadam civitate, quae est Campaniae prope Caietam, quae dicebatur Scaulis , quae iam diueuersa est…”. Elisio aggiunge che considera la tradizione falsa, perché ritiene invece Pilato nativo di Lione. Ma – dal nostro punto di vista – è estremamente interessante rilevare che ancora nel 1500 esisteva in ambito campano una consuetudine, con il tempo evidentemente andata perduta, che tramandava la notizia che Ponzio Pilato fosse nato a Scaulis (Scauri), in una località “prope Caietam” in quegli anni oramai distrutta (… “quae iam diueuersa est” …).

Difficile dire se l’accademico partenopeo si potesse riferire alla presunta Pirae o a Minturnae. Certo accenna ad una civitate perduta. Ciò che risulta comunque evidente è che nel XVI secolo in ambito campano-napoletano questa tradizione sui natali di Ponzio Pilato era ancora ben presente, altrimenti Elisio non l’avrebbe certo trasmessa. Essa si potrebbe forse legare alla possibilità che Sanniti latinizzati (si dà per certo che Pilato fosse appunto di stirpe sannita) siano immigrati verso la città di Minturnae nel 177 a. C., come sottolinea la studiosa Maria Paola Guidobaldi in un suo articolo del 1988 sulla colonia romana Minturnese.

I NATALI DI PONZIO PILATO: UN MISTERO INSOLUTO.

Un vero e proprio mistero i natali di Ponzio Pilato. Sono infatti decine le cittadine che con argomenti più o meno congrui rivendicano la nascita, o la presenza, nei propri luoghi del prefetto di Giudea.

L’ascendenza Sannita di Ponzio Pilato si riconnetterebbe al suo nomen che lo avvicina alla gens Pontia, nobile stirpe di origine sannita, di cui fecero parte anche militari eccellenti quali Ponzio Strabone e figure blasonate quali Erennio Ponzio, Ponzio Nigrino e Ponzio Fregellano.

La sua origine sannita sembra far ritenere improbabile la nascita a Lione, come spesso la vecchia tradizione ha tramandato.

Tra le varie località che si contendono i natali del prefetto di Giudea ricordiamo Bisenti, in provincia di Teramo, dove esiste un edificio chiamato “casa di Pilato”.  A San Pio di Fontecchio (L’Aquila) esiste invece la “montagna di Pilato”.

Anche la città molisana di Isernia rivendica i natali dell’amministratore romano d’origine sannita, mentre a Montemonaco, sui Monti Sibillini, esiste il cosiddetto “lago di Pilato”. Ad Amelia, in Umbria, la “solita” leggenda del palazzo di Pilato viene avvalorata dalla presenza di una villa romana sul monte “Pelato” e da un’iscrizione ritrovata vicino l’Abbazia di San Secondo in cui si nomina un certo “Pilatus”. Inoltre, nel Vangelo Apocrifo detto “Atti di Pilato” più volte viene citata la città di “Ameria” quale luogo di esilio e morte del governatore.

Miti che indicano come luogo di nascita di Ponzio Pilato borghi vari, sono presenti anche nel Beneventano, in Lucania e in Calabria.

LE TRADIZIONI IN PROVINCIA DI LATINA

Venendo alla provincia di Latina tradizioni o leggende riguardanti la presenza di Pilato sui nostri territori si ritrovano a Cisterna di Latina, Ponza e Cori. Sull’isola di Ponza esistono le cosiddette “grotte di Pilato”, vicino il murenaio (piscina ittica di età Romana idonea all’allevamento delle murene), e un “palazzo di Pilato” veniva tramandato ancora nel XIX secolo. L’umanista Rodolfo Fonteanive, nel suo studio sulle mura ciclopiche del Lazio, del 1887, ci tramanda la consuetudine che a Cori le mura antiche, prospicienti il giardino dell’ex convento agostiniano di S. Oliva, secondo una credenza popolare erano ciò che rimaneva della residenza di Ponzio Pilato. Il Fonteanive riferiva di aver trovato leggende simili anche a Genazzano e Sutri, mentre sappiamo che anche Atina, nel Frusinate, vanta una diceria simile.

Davvero innumerevoli le leggende sulla natività, o presenza, nelle varie località italiane di Ponzio Pilato, legate a chissà quali arcaiche epopee popolari. Anche Scauri entra a far parte di tanta notevole compagnia.