Le acque che lambiscono la costa di Minturno sarebbero paradossalmente le più sane del Golfo se non  subissimo diverse problematiche di alcuni paesi limitrofi -dichiara Elisabetta Smith Imprenditrice turistica e militante storica di Fratelli d’Italia Minturno – questo grazie alla complicità della nostra amministrazione e della società che gestisce il servizio idrico. “Sono anni che combattiamo la cattiva gestione del problema, ormai è risaputo dove risiede il nocciolo della questione ovvero la mancata manutenzione del sistema fognario e quindi degli impianti di depurazione (il depuratore di Gianola è un colabrodo), gli impianti di mitilicoltura e itticoltura troppo vicini alla costa , l’antropizzazione selvaggia e la naturale corrente hanno ridotto le acque di Minturno ad essere il ricettacolo dei problemi del Golfo. Eppure nel nostro territorio -prosegue l’imprenditrice Smith- non abbiamo industrie e nemmeno agricoltura e allevamenti intensivi, non sversiamo agenti chimici in mare non avendone  la necessità. Per troppi anni si è nascosta la polvere sotto il tappeto pur sapendo l’origine del problema e dando spesso giustificazioni ridicole come la fioritura algale, questa probabilmente una concausa, fermo restando che la fioritura non avverrebbe se non venisse alimentata da tutto ciò che viene sversato nelle nostre acque. Diciamoci la verità-conclude Elisabetta Smith- sono almeno 20 anni che avvistiamo la ormai tristemente famosa scia di schiuma e sono anni che il mare improvvisamente diventa marrone, se ci si reca a Castellonorato, in mattinata, dove il panorama comprende quasi tutto il golfo ci si può benissimo rendere conto da dove proviene il problema, che nel periodo estivo aumenta sensibilmente con l’aumento della popolazione”. “Per anni il problema delle nostre acque è stato volutamente negato o sminuito dall’amministrazione  -dichiara l’Avv. Marco Moccia dirigente regionale del dipartimento professioni di Fratelli d’Italia-  nonostante le tantissime segnalazioni dei cittadini, dei partiti politici, dei comitati e delle associazioni ambientaliste, nonostante le svariate denunce presentate, gli interventi politici sul tema e i convegni organizzati con numerosi esperti, si è sempre ironizzato sull’argomento dicendo che si faceva solo cattiva pubblicità al paese e falso allarmismo. Purtroppo il voltarsi dall’altra parte non ha fatto altro che acuire questa situazione e l’ordinanza dell’ altro giorno suona come una sonora bocciatura della politica ambientale dell’amministrazione Stefanelli nonché una presa in giro nei confronti dei cittadini di Minturno e dei turisti che nonostante tutto apprezzano il nostro meraviglioso paese. Auspico -conclude Moccia- che grazie all’intervento dei nostri Assessori regionali Palazzo e Righini, realmente sensibili al problema a differenza delle precedenti amministrazioni targate PD, si intervenga in maniera risolutrice per rendere il Mare di Minturno finalmente fruibile al cento per cento”. (Nella foto di copertina il senatore Nicola Calandrini coordinatore provinciale, Elisabetta Smith e l’avvocato Marco Moccia).