I dati registrati da Immobiliare.it indicano che ad Aprile 2020 per gli immobili residenziali in vendita a Gaeta sono stati richiesti in media 3.166 € al metro quadro, con un incremento del 5,5% rispetto ad Aprile dello scorso anno, dunque il periodo di lockdown non avuto particolari effetti sul mercato immobiliare gaetano anzi, un dato ancor più sorprendente, è che Gaeta spicca tra le poche città del sud pontino ad aver arginato la pandemia da coronavirus senza particolari ripercussioni. Per quanto riguarda l’andamento del mercato immobiliare di Scauri è stabile, registrando a Settembre 2020, per gli immobili residenziali in vendita un costo, in media, di € 1.390 al metro quadro, con una diminuzione del 1,28% rispetto a Settembre 2019 (1.408 €/m²).  Dati tutt’altro che negativi e che rivelano un mercato immobiliare nel Golfo forse poco dinamico ma comunque constante durante e dopo il lockdown. Insieme ad Angelo Di Russo, dell’Agenzia Immobiliare Ala & Partners di Formia abbiamo cercato di capire quali sono i motivi che influenzano le dinamiche del mercato immobiliare e se dopo il lockdown sono cambiate le esigenze e le richieste di chi è in cerca di casa.

Angelo, quali sono i fattori che influenzano l’andamento del mercato immobiliare e qual è la situazione dopo il lockdown nel golfo di Gaeta?

“In generale il mercato immobiliare è complesso e le sue dinamiche sono influenzate da diverse variabili quali: la posizione geografica dell’immobile, il suo stato, le dimensioni e altri standard di valutazione. Per quanto riguarda il nostro Golfo, ad esempio, per gli immobili residenziali in vendita a Gaeta, nel mese di settembre 2020, sono stati richiesti in media € 3.009 al metro quadro, con un aumento del 1,18% rispetto a Settembre 2019 (2.974 €/m²) ovviamente tale prezzo è sceso, registrando il prezzo più basso per il 2020 proprio nel mese di Marzo in cui la richiesta per un immobile in vendita è stata, in media, di € 2.892 al metro quadro.Mentre per quanto riguarda il prezzo richiesto per gli immobili in affitto a Gaeta (dato riferito al mese di settembre) è stato di € 11,90 mensili al metro quadro, rispetto ai € 9,80 della media provinciale. Dunque dati positivi che evidenzia una crescita per il mercato immobiliare gaetano e che dimostrano una debole influenza del lockdown nel settore immobiliare ”.

Mentre per quanto riguarda Formia e Scauri?

“Per quanto riguarda Formia a Settembre per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 2.076 al metro quadro, con un aumento del 3,28% rispetto a Settembre 2019 (2.010 €/m²) mentre il prezzo richiesto per gli immobili in affitto è stato di € 7,00 mensili al metro quadro, rispetto ai € 9,80 della media provinciale. Nel Comune di Minturno, sempre facendo riferimento al mese di Settembre, per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 1.390 al metro quadro, con una diminuzione del 1,28% rispetto a Settembre 2019 (1.408 €/m²). In particolare il prezzo richiesto per gli immobili in vendita è stato di € 1.390 al metro quadro, rispetto ai € 1.978 della media provinciale mentre il prezzo richiesto per gli immobili in affitto è stato di € 5,70 mensili al metro quadro, rispetto ai € 9,80 della media provinciale. Numeri che rivelano un mercato poco dinamico per Formia e stabile per il Comune di Minturno ma comunque toccato poco dalla crisi economica che si è generata durante la pandemia”.

Per quanto riguarda invece le richieste e le esigenze dei vostri clienti dopo il lockdown sono cambiate o anche queste non hanno subìto sostanziali modifiche?

“Più o meno restano le stesse, ad esempio si continuano a preferire sempre le stesse zone, per Gaeta Serapo, per Formia Vindicio e per Scauri gli immobili che si affacciano sul Lungomare. Il mercato delle locazioni supera quello delle vendite, come già accadeva prima del lockdown. L’unica novità potrebbe essere quella legata alle caratteristiche dell’immobile, infatti dopo la chiusura sono aumentate le richiesta per l’acquisto o la locazione di case indipendenti e che prevedono spazi aperti con giardino o terrazzo, una richiesta che non sorprende dopo che per mesi siamo stati costretti, dalle misure adottate dal governo per contenere la pandemia da Covid-19, a restare chiusi tra le mura domestiche”.