Non potevamo non parlarvi del reddito di cittadinanza, sussidio destinato alla fascia di popolazione sprovvista di reddito o con reddito molto basso, che verrà erogato dal primo aprile 2019 per diciotto mesi con possibilità di rinnovo su domanda che può essere presentata dal 6 marzo 2019. Vediamo subito quali sono i requisiti. Possono usufruire di tale misura i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, con premesso di soggiorno di lungo periodo, con residenza in Italia da almeno dieci anni di cui gli ultimi due in via continuativa. Dal punto di vista economico, il proprio valore ISEE deve essere inferiore a  9.360 euro con un patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore a 30.000 euro e con disponibilità finanziarie non superiori a 6.000 euro, aumentate di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare e che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili. Il proprio reddito familiare deve essere inferiore a 6.000 euro annui elevato a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto. È escluso l’accesso al beneficio se un componente del nucleo familiare si è dimesso volontariamente dal proprio lavoro nei 12 mesi antecedenti la richiesta, se  negli ultimi due anni avete acquistato un’automobile superiore a 1.600 cc di cilindrata oppure una moto oltre i 250 cc o un’imbarcazione. È escluso anche chi è in carcere e chi è ricoverato in una struttura sanitaria pubblica. Visti i requisiti reddituali, veniamo al funzionamento pratico. Il reddito di cittadinanza è volto a garantire l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale, pertanto, una volta ammessi al sussidio, il Centro per l’Impiego competente territorialmente vi chiederà l’immediata disponibilità a lavorare o a seguire percorsi formativi. Una eventuale offerta di lavoro non può essere rifiutata per più di due volte, pena la perdita del beneficio. L’offerta di lavoro potrà essere fatta entro 100 km dalla residenza, la seconda entro 250 km e la terza in tutta Italia. Il reddito sarà erogato attraverso una carta prepagata di Poste italiane e ai suoi beneficiari sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e gas. Ma quanto spetta? In realtà non è semplice calcolare il quantum dovuto. Il reddito di cittadinanza discenderebbe dalla integrazione del reddito familiare moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza volta a determinare un riequilibrio degli standard minimi di vita e di copertura delle spese primarie. Tuttavia, possiamo dirvi che una persona che vive sola avrà fino a 780 euro al mese di reddito di cittadinanza e così in crescendo fino a 1.330 euro al mese per una famiglia composta da due adulti e un figlio maggiorenne o due minorenni. Potete richiedere il reddito di cittadinanza in tre modi: alle Poste Italiane oppure al Caf compilando un apposito modulo. I più tecnologici anche tramite il sito www.redditodicittadinanza.gov.it con accesso a mezzo Spid.