Bandiera blu non garantisce mare pulito – Quali sono le condizioni ambientali del Golfo di Gaeta? Proveremo a fare una panoramica da più punti di vista partendo da una notizia di questi giorni. La notizia in questione è che la Provincia di Latina conferma 8 Bandiere Blu rispetto alla scorso anno. Le spiagge di Minturno, Gaeta, Sperlonga, Fondi, Terracina, Sabaudia, San Felice Circeo e Latina hanno infatti ricevuto l’ambito riconoscimento rilasciato dalla Foundation for Enviromental Education (FEE) che ogni hanno fa discutere l’opinione pubblica e allo stesso tempo esultare le amministrazioni che lo raggiungono dopo anni di progettazione.

Un protocollo, quello della Bandiera Blu, che risponde a determinati requisiti definitivi imperativi o guida, raggruppati in 4 macro aree identificate con la richiesta di educazione ambientale e informazione, gestione ambientale e qualità della acque. Un elenco di parametri da rispettare che vanno dall’obbligo di offerta annuale di almeno 5 attività di educazione ambientale e al rispetto dei paratemi microbiologici.

Bandiera blu non garantisce mare pulito – Criteri, tra i quali quelli sulla presenza di piste ciclabili e abbattimento delle barriere architettoniche, sui quali vale la pena soffermarsi e che più di altri possono spiegare il mancato riconoscimento di località universalmente riconosciute per la qualità dele acque quali le isole pontine, ma anche tratti di costa che da anni ricevono il bollino verde di Arpa Lazio e Goletta Verde come ad esempio Formia.

Se la Bandiera Blu diventa strumento di marketing turistico, i dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Lazio (ARPA) e le rilevazioni di Goletta Verde – Legambiente ci offrono un quadro più chiaro delle reali condizioni sullo stato di salute del nostro mare. Dati e valutazioni che nel mese di aprile sono stati protagonisti all’interno di un tavolo tecnico organizzato interprovinciale che ha visto tra i partecipanti il Presidente della Provincia di Latina e Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, il delegato all’Ambiente della Provincia di Caserta, i sindaci o loro delegati dei Comuni di Minturno, Formia, Gaeta, Cellole e Sessa Aurunca, i responsabili di Arpa Lazio, Arpa Campania e Acqualatina. Un incontro che ha fatto il punto sulle condizioni del mare tra il Lazio e la Campania, nello specchio d’acqua del Golfo di Gaeta.

Bandiera blu non garantisce mare pulito – Uno tratto di costa monitorato da anni anche dalle Associazioni ambientaliste e in special modo dal circolo Legambiente del Sud Pontino che, tramite una nota del Presidente Zonfrillo mette in allerta sulle possibili presenze nelle acque del Golfo di “sedimenti di Cesio -137  e Cobalto-60 derivanti dall’attività della centrale elettrica del Garigliano come evidenziato dal rapporto ENEA del 1983.”

Considerazioni, quelle di Legambiente, che servono a tenere alta l’attenzione sullo stato di salute del nostro mare monitorato, come prima detto, dalla Regione Lazio attraverso l’ARPA. Un report che ha visto l’ente regionale classificare, dati alla mano, come “eccellente” la balneazione nel nostro Golfo escludendo gli annosi punti critici quali ad esempio il Porto e il Rio Santa Croce di Formia ed il Rio Recillo di Minturno. Trascorrere l’esta in Riviera tra Bandiere Blu, report ambientali, tavoli tecnici e discussioni è diventata la norma per i cittadini del Golfo di Gaeta. Una “buona abitudine” che ha come obiettivo la salvaguardia e la promozione di questo bellissimo territorio.