A vent’anni dall’attacco alle torri gemelle dell’11 settembre 2001 e la guerra dell’occidente al
terrorismo di matrice islamica, l’Afghanistan torna nel caos.
Il ritiro delle truppe americane e del contingente NATO nel mese di Agosto ha sortito l’effetto del
ritorno al potere dei talebani, il gruppo estremista che ha controllato il paese dal 1996 al 2001, e
che è tristemente famoso per il mancato rispetto delle libertà individuali e in special modo dei diritti
delle donne.


Ma non tutti hanno lasciato Kabul. La Fondazione Pangea Onlus, per esempio, che opera in
Afghanistan dal 2003 non abbandonerà il Paese. Nonostante la difficile situazione continuerà a
lavorare per mettere in salvo le donne e i bambini afgani e le donne dello staff Pangea che, in
questi anni, hanno lavorato con coraggio per aiutarli e che ora rischiano violenze, stupri e la morte
in un regime che vieta alle donne di studiare, uscire di casa da sole e con il velo integrale.
Quello di Pangea è un progetto fastidioso per i talebani, ma di vitale importanza per le donne e i
bambini che ora più che mai non possono essere lasciati soli.

E da qui la rete di solidarietà che
arriva fino al nostro territorio e lo fa con le Associazioni antiviolenza “Voci nel silenzio” di Minturno
e “Diritto & Donna” di Gaeta. Unite allo scopo di promuovere una raccolta fondi in favore delle
donne e dei bambini afghani e lo fa attraverso le Presidenti Maria Teresa Conte e l’Avvocato
Valeria Aprile, due donne per le donne che da anni sostengono donne e minori vittime di violenze
domestiche, stalking, bullismo e cyberbullismo e qualsiasi tipo di violenza psicologica.
Una raccolta fondi, quella a favore delle donne e dei bambini afghani, che può avvenire in varie
modalità. Dal sito internet di Pangea al link
https://pangeaonlus.org/contributo /emergenzaafghanistan/ o inviando un messaggio whatsapp ai
numeri 347.491353 e 338.8796933 dove verranno indicate le altre modalità per poter partecipare.
Il futuro delle donne e dei bambini afghani passa anche dal nostro aiuto. Uniti insieme possiamo
farcela.