Le associazioni civiche Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine, Laboratorio Socio Politico San Giacomo Gaeta, Sudpontino Social Forum e Circolo la Barba di Giove hanno scritto una lettera congiunta alla dottoressa Silvana Tizzano Commissario Straordinario Comune di Formia avente per oggetto la Gestione Acqualatina s.p.a. che riportiamo testualmente: “come avrà avuto modo di constatare nei pochi giorni dal suo insediamento, una questione sopra ogni altra, affligge la nostra Città (e l’intero territorio del Sud Pontino e dei Monti Lepini) cioè la gestione “fallimentare” del bene  pubblico per eccellenza: l’acqua. Affidata a una società di cui, immaginiamo, avrà sentito parlare e che a nostro avviso svolge una  gestione orientata a soli intenti speculativi.

Una società che in otto giorni L’ha costretta ad emettere due ordinanze di “non potabilità”, a tutela dei cittadini di cui è a Lei ora affidata la responsabilità della cura, e una di “revoca”.

Una società che, prendendo a riferimento il solo mese di gennaio 2021, ha erogato acqua potabile nelle case per soli 11 giorni!

Una società che ha una dispersione idrica pari al 75% e che, da anni, promette e si impegna in Conferenza dei Sindaci, nei Consigli comunali e nei comunicati stampa, di ridurle; una società che ha percepito circa 6 milioni di euro per lo stato di calamità dichiarato nel 2017 parte dei quali investiti in opere faraoniche e inutili (scavi di pozzi per prelevare acqua salmastra; una condotta c.d. di Cellole ultimata e non attivata, e potremmo continuare all’infinito…); una società con un livello di trasparenza prossimo allo zero; una società che ha mostrato disprezzo verso gli utenti, considerati solo ai fini degli incassi delle fatture; una società che un giorno si e un altro pure eroga fango nelle case dei cittadini e delle tante attività commerciali, costretti ad approvvigionarsi a proprie spese e carico.

Tutto questo è ampiamente documentato e saremmo lieti di valutare con Lei la situazione complessiva nella speranza che un Suo intervento più pregnante possa finalmente dare una svolta di legalità a una situazione in cui un monopolista di un bene primario come l’acqua, nei fatti inadempiente rispetto ai contratti di somministrazione in essere con gli utenti, possa restare ancora impunito e continuare ad agire indisturbato.

Ci permettiamo, pertanto, di sottoporLe un invito al gestore affinché nel relazionarsi con Lei, provveda, a stretto giro, a:

– controllo e verifica dei punti di captazione interessati;

– pulizia e disinfezione dei serbatoi di raccolta e distribuzione interessati;

– esecuzione di ogni altro intervento che si rendesse necessario;

– servizio sostitutivo a domicilio.

In ordine a quest’ultimo punto, rileviamo che le autobotti non sono un servizio idoneo a rifornire tutte le utenze. Inoltre, in questo servizio viene adibita la locale Protezione civile che distoglie tempo prezioso ad altro lavoro.

La invitiamo, quindi, a richiedere ad Acqualatina s.p.a. di farsi carico di portare direttamente agli indirizzi degli utenti che ne facciano richiesta, le taniche d’acqua necessarie per il fabbisogno quotidiano familiare.

Non le sfuggirà che in tempi di malattia pandemica non è possibile per i cittadini fare assembramento intorno alle autobotti, né che, per le aumentate esigenze igienico-sanitarie necessarie alla prevenzione del covid-19, mai come in questo momento, avere acqua potabile nelle proprie case è un fattore di civiltà e di tutela del diritto alla salute costituzionalmente protetto”.