Christian Rosato, titolare dal 1991 del Christian Bar di Gaeta e imprenditore nel settore del food and beverage (con il marchio CHR, ndr) si occupa da qualche anno dell’attività di ristorazione del Lido “Baia Blanca” e il Lido “Risorgimento” di Serapo e da luglio insieme al titolare di quest’ultimo Amerigo Patella e all’italo-argentino Fernando Riesco hanno voluto installare sulla spiaggia il primo impianto sportivo per praticare il Padel, uno sport molto simile al tennis ma in realtà assai diverso. Sport nazionale in Argentina e seconda disciplina più praticata in Spagna dal 2016 è diventato uno degli sport più gettonati soprattutto nel nord Italia. Nel golfo di Gaeta attualmente ci sono ben 4 campi da Padel tra Gaeta, Formia, Gianola e Scauri e uno tra i primi campi installato direttamente sulla spiaggia, che si aggiunge a quelli di Terracina, Ostia e Roma. Ma cosa distingue questa disciplina dal tennis e perché praticare il Padel (in particolare durante questo periodo di pandemia) ce lo spiega l’imprenditore gaetano Christian Rosato. 

In cosa si distingue il Padel rispetto al tennis?

“Il campo da Padel è chiuso (da reti o vetri) e la pallina rimbalza continuamente sul vetro e rientra in campo permettendo un gioco più dinamico rispetto al tennis, solamente se la pallina colpisce direttamente il vetro è considerata out, fuori. Inoltre le sue dimensioni sono più piccole, una superficie di circa il 30% in meno rispetto a quella di un campo da tennis e poi ci si può giocare esclusivamente in doppio”.

Ma si può praticare questa disciplina sportiva durante questo periodo di pandemia?

“Si, il Padel insieme al tennis, alla bicicletta e alla corsa sono gli unici quattro sport consentiti in quanto rientrano negli sport individuali e all’aria aperta, dunque non c’è possibilità di assembramenti. A Roma, tra l’anno scorso e quest’anno, sono stati convertiti circa 240 campi da calcetto o tennis in campi da Padel dunque è uno sport che sta crescendo e si sta sviluppando anche nel sud Italia”.

Una partita di padel

Qual è il vostro obiettivo?

“Dopo aver costruito il campo puoi scegliere se affittarlo o diventare un campo associato alla Federazione Sportiva Italiana, cosa che abbiamo scelto di fare chiedendo l’iscrizione alla Federazione e al C.O.N.I. e dopo l’omologazione del campo costituiremo la “ASD Gaeta Paddle” e avremo cosi la possibilità di accedere ai Campionati di serie D. Sarebbe bello se tra un paio di anni si svolgesse qui una tappa del Campionato italiano di Padel”.

Dal momento che ti occupi di ristorazione e di sport, due settori gravemente colpiti dalla crisi economica generata dalla pandemia, quali potrebbero essere le soluzioni o i possibili suggerimenti per aiutare queste attività imprenditoriali?

“Se le tasse venissero sospese e avessimo delle agevolazioni sulle assunzioni già ci sentiremmo con meno fiato sul collo e se lo Stato si facesse carico dei contributi dei dipendenti molte attività potrebbero ricominciare a sperare di poter continuare a svolgere la propria attività”.