La mappatura del nucleare in Italia La produzione di energia nucleare in Italia, inaugurata nel 1963 con la prima centrale elettronucleare italiana a Latina, si è fermata nel 1987, a seguito del referendum promosso dopo l’incidente avvenuto la notte del 26 aprile 1986 alla centrale di Chernobyl, in Ucraina, allora una repubblica dell’Unione Sovietica. Tra il 1988 e il 1990 le centrali furono chiuse. I cantieri degli impianti in costruzione furono interrotti. Ma che cosa è successo dopo? Dove sono finiti i rifiuti radioattivi? Sono ancora lì, affidate alla Sogin – Società di Gestione Impianti Nucleari, l’azienda di Stato nata nel 1999 per smantellare le centrali e gli impianti e gestire i rifiuti radioattivi. Con una caratteristica non trascurabile: tutti i costi sono coperti dalla bolletta elettrica pagata ogni bimestre dal consumatore.

Le centrali nucleari si trovano a Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta) posizionata sulla riva sinistra del fiume interessando un corso d’acqua interregionale e interprovinciale. Gli impianti del ciclo del combustibile sono Eurex di Saluggia (Vercelli), Ipu e Opec di Casaccia (Roma) Itrec di Rotondella (Matera), l’impianto Fn di produzione del combustibile nucleare di Bosco Marengo (Alessandria) e il reattore di ricerca Ispra-1 nel CCR-Ispra (Varese). Secondo i dati forniti dall’Ispettorato Nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione in Italia sono presenti circa 31 mila metri cubi di rifiuti radioattivicollocati in 24 impianti distribuiti su 16 siti in 8 Regioni (dato riferito al 31 dicembre 2019. Oltre ai rifiuti radioattivi, tali impianti detengono anche il combustibile esaurito, le sorgenti dismesse e materie nucleari. Siamo arrivati al 2022, a che punto siamo? Dopo la chiusura delle centrali nucleari nel 1990, e a distanza di circa 10 anni dai referendum del 2011, quando il 94% degli italiani seppellì l’idea di un ritorno al nucleare, in Italia si pensa ad un nuovo referendum per promuovere la nascita di nuove centrali nucleari. I sondaggi oggi mostrano un ritorno di interesse verso questa tecnologia.