MILAN, ITALY - MARCH 10: An Italian State Police officer talks to a driver at a road checkpoint on March 10, 2020 in Milan, Italy. The Italian Government has taken the unprecedented measure of a nationwide lockdown, limiting people to move only for work or health reasons, in an effort to fight the world's second-most deadly coronavirus outbreak after China.(Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

Nella settimana appena trascorsa la Questura di Latina ha proseguito nella propria attività di prevenzione e contrasto ai reati, destinando a tale scopo oltre 200 equipaggi della Polizia di Stato, cui si sono aggiunte anche 6 unità del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, che hanno permesso di identificare 1.606 persone, controllare 564 veicoli ed elevare 101 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, con il ritiro di 8 carte di circolazione, 5 patenti e 4 veicoli sequestrati amministrativamente.

Sono stati inoltre effettuati, in aggiunta alle ordinarie attività di controllo del territorio, 79 posti di blocco.

Le persone arrestate sono state 3; segnatamente gli investigatori della Squadra Mobile hanno tratto in arresto perché responsabile di evasione T.M.R., cittadino romeno, già responsabile di minaccia e maltrattamenti in famiglia.

Inoltre la Squadra Volante ha tratto in arresto J.A. tunisino del 1977, in esecuzione di ordine di carcerazione per tentato omicidio, dovendo espiare una condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione in quanto, nel 2002, si rese responsabile di tentato omicidio ai danni di un connazionale nel corso di una lite scaturita per futili motivi, colpendolo gravemente al torace.

Da ultimo, ancora la Squadra Volante ha arrestato B.R., italiano del ’66, il quale, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si è reso responsabile di evasione per continuare a commettere furti.

Sono state inoltre denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria ulteriori 12 persone per diversi reati quali minaccia, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, truffa, violenza privata, percosse, atti persecutori, frode informatica, diffamazione e procurato allarme all’Autorità Giudiziaria.

Un cittadino italiano è stato segnalato alla Prefettura giacché assuntore di sostanze stupefacenti.

Ulteriormente, il Questore di Latina si è avvalso delle misure di prevenzione dell’avviso orale e del divieto di ritorno con foglio di via obbligatorio.

Con l’avviso orale il Questore ha avvisato i destinatari dell’esistenza di indizi precisi sulla propria condotta illecita, invitandoli a tenere un comportamento conforme alla legge, prescrivendo loro di non accompagnarsi con altri pregiudicati.

In caso di inosservanza potranno essere sottoposti alla misura di prevenzione personale più grave della sorveglianza speciale di P.S.

I provvedimenti, sono stati applicati dall’Ufficio Misure di Prevenzione Personali della Divisione Polizia Anticrimine di Latina.

La misura dell’avviso orale è stata adottata nei confronti delle seguenti persone:

C.F. di anni 25 nato a Cori e residente a Cisterna di Latina, con precedenti in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;

M.R. di anni 31 nato a Latina ed ivi residente, con precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, minacce ed atti persecutori nei confronti del coniuge legalmente separato, ricettazione, guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope;

M.M. di anni 50 nato a San Felice Circeo e domiciliato a Priverno, con precedenti penali per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, violazioni obblighi di assistenza familiare, lesioni personali dolose aggravate, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie, percosse, reati di falso, evasione, minaccia, violenza privata, furto aggravato, danneggiamento, guida sotto l’influenza dell’alcool, molestia o disturbo alle persone;      

R.M. di anni 24 nato a Sessa Aurunca (CE) e residente a Minturno, attualmente detenuto, con precedenti per violazioni alle normativa sugli stupefacenti e sulle armi, associazione per delinquere aggravata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti;

A.M. di anni 35 nato a Latina ed ivi residente, attualmente detenuto, con precedenti per rapina, estorsione, minacce, violazione Legge sulle armi, lesioni personali aggravate, sottrazione di cose sottoposte a sequestro;

I.D. di anni 37 nato a Latina e residente a Sabaudia, con precedenti per violazione normativa sugli stupefacenti, disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali dolose;

·        T.C. di anni 42 nato a Roma e domiciliato in Aprilia, attualmente detenuto, con precedenti per tentato omicidio, violenza e minaccia a P.U., lesioni personali dolose aggravate, percosse, violazioni Legge sulle armi, danneggiamento, guida senza patente, guida in stato di ebbrezza, violenza privata, maltrattamenti in famiglia, evasione;

I.G. di anni 54 nato a Latina ed ivi residente, con precedenti per violazioni normativa sugli stupefacenti, associazione per delinquere, rapina, lesioni personali dolose, rissa, oltraggio resistenza e violenza a P.U., violazioni Legge sulle armi, reati di falso, sostituzione di persona, truffa, riciclaggio, estorsione, minaccia, usura, diffamazione, violazione di sigilli, sottrazione di cose sottoposto a sequestro.

Sempre a cura della Divisione Polizia Anticrimine, a due donne con diversi precedenti per vari reati è stato fatto divieto di ritorno nel comune di Terracina per anni tre e rimpatriate con foglio di via obbligatorio al Comune di residenza o domicilio, in quanto sorprese ad aggirarsi con fare sospetto nelle vicinanze di abitazioni private ed attività commerciali.

Analogo provvedimento è stato adottato nei confronti di due uomini, anche loro con diversi precedenti, che per le vie del centro di Latina, con fare incalzante e molesto avvicinavano i passati per vendere delle riproduzioni fotografiche del defunto calciatore Diego Armando Maradona.

I due, domiciliati in Piemonte dove attualmente per l’emergenza COVID-19 vige il divieto di spostamento se non per validi e comprovati motivi, sono stati anche sanzionati per aver contravvenuto al divieto.