Verso l’addio al Reddito di Cittadinanza. Subentrerà Mia. Tutto quello che c’è da sapere – Trapelano le prime indiscrezioni da parte del Governo che ha deciso di sostituire il Reddito di Cittadinanza in Mia (Misura di inclusione attiva). Il nuovo sostegno a favore dei meno abbienti sarà inferiore di importo rispetto al Reddito di Cittadinanza e verrà diviso in due categorie: Famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Le prime sono quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Le seconde quelle dove non ci sono queste situazioni ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età. Cambierà anche la durata. Sembra che il Governo sia deciso a ridurlo; non sarà quindi annuale.

Verso l’addio al Reddito di Cittadinanza. Subentrerà Mia. Tutto quello che c’è da sapere – Per quanto riguarda l’importo la riforma prevede un taglio. L’importo base (per un single) dovrebbe restare di 500 euro al mese, come nel Reddito. In discussione è invece la quota aggiuntiva nel caso in cui il beneficiario debba pagare l’affitto. L’attuale Reddito di Cittadinanza prevede una quota fino a 280 euro al mese. Con la Mia questa quota potrebbe essere alleggerita e modulata sulla numerosità del nucleo familiare. La riduzione maggiore peserà per gli occupabili. L’ipotesi è che l’assegno base venga ridotto a 375 euro al mese.

ARTICOLO CORRELATOReddito di Cittadinanza: la Germania aumenta l’importo. L’Italia lo vuole abolire – Cinque milioni di tedeschi ricevono ogni mese il reddito di cittadinanza, Bürgergeld. La Germania ha deciso di modificare e aumentare il sussidio per il reddito di cittadinanza. La platea dei beneficiari del sussidio attuale è di ben 5 milioni. Dal primo gennaio, infatti, è stato concesso un contributo mensile di circa 50 euro e, nello stesso tempo, sono state ridotte le multe. La riforma è dovuta, oltre che a una promessa elettorale, alla decisione della Corte Costituzionale per la quale le sanzioni erano troppo severe. Ha spiegato il ministro del Lavoro Hubertus Heil: “Il reddito di cittadinanza riguarda uno Stato sociale all’altezza dei tempi. Si tratta di proteggere in modo affidabile le persone in stato di bisogno. È una questione di solidarietà sociale”. La scelta tedesca è diversa da quella fatta in Italia. Per la Corte Costituzionale tedesca le multe a chi non rispetta gli accordi con i Centri per l’Impiego erano troppo punitive, arrivando a tagli fino al 60 -100% del sussidio, di fatto annullando il principio alla base di questa misura di sostegno. La riforma ha previsto per i trasgressori una serie graduale di richiami, con una progressiva riduzione dell’importo mensile (10% al primo mese, 20% al secondo). Le sanzioni non riguardano, però, il denaro usato dai percettori del reddito di cittadinanza, in tedesco Bürgergeld, per l’affitto e le spese accessorie. Una persona single da gennaio i suoi 449 euro sono divenuti 502. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.