In qualunque momento della propria vita potrebbe presentarsi l’occasione di dover traslocare, sia per motivi legati alle esigenze del momento, sia per opportunità lavorative o per un desiderio personale di cambiare località. Insomma, per le cause più svariate può capitare di dover effettuare un trasloco, e il più delle volte quest’evenienza spaventa perché significa apportare dei cambiamenti.

Ma non solo, in tanti si preoccupano frequentemente dei costi di un trasloco, e perciò frenano la possibilità di trasferirsi per fare bene i conti prima di riscontrare eventuali problematiche. Dato che ci sono diversi fattori che incidono, è meglio fare chiarezza su quanto costa fare un trasloco: ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Spedizione: quantità e dimensioni dei mobili

Tra le spese da mettere in conto quando ci si appresta a effettuare un trasloco ci sono anche quelle per scatoloni e altri materiali da imballo. Infatti, anche se molte persone raccattano cartoni già usati presso supermercati o simili, suggeriamo di utilizzare scatole e materiali per il riempimento nuovi, ad esempio i rotoli di cartone ondulato che nel sito imballaggi-2000.com sono disponibili in diversi formati, per avere la certezza che non siano contaminati o depotenziati dall’umidità.

Per riuscire a stimare in maniera corretta il costo di un trasloco, bisogna prendere in considerazione il volume degli oggetti e dei mobili da trasportare fino alla nuova residenza. Più scatoloni ci sono, più alto è il numero degli arredi da spedire tramite corriere oppure da inserire all’interno di un furgone affittato, e di conseguenza maggiori saranno le spese complessive. Per avere un’idea precisa, dunque, è necessario imballare tutto in anticipo, così da calcolare il volume e per stimare i metri cubi, basati a loro volta sul numero e la superficie delle stanze presenti. 

Il periodo dell’anno

Un altro fattore da prendere in considerazione per organizzare un trasloco al meglio, evitando di pagare troppo, è il periodo dell’anno in cui va effettuato. Infatti, sarebbe importante riuscire ad avere un’elasticità mentale al punto da stabilire con largo anticipo quando c’è l’intenzione di trasferirsi e dove. In tal caso, è opportuno cominciare a chiedere i vari preventivi alle ditte di traslochi. Solitamente non c’è grande differenza in base ai mesi, ma l’unica mossa da evitare è di traslocare in estate poiché le tariffe si alzano. D’altronde, lavorare con il caldo è sicuramente più faticoso per gli impiegati.

I servizi da pagare

Successivamente bisogna prendere in considerazione i servizi da pagare, e fare una selezione scegliendo quelli indispensabili per le proprie esigenze. Ad esempio, se il nuovo appartamento è di difficile accessibilità, sicuramente ci sarà da pagare l’elevatore esterno di cui gli impiegati di una ditta faranno uso per inserire i mobili all’interno.

Se si ha la necessità di qualcuno che smonti e rimonti la cucina o altro, tale servizio farà alzare i costi per il trasloco. Inoltre, si può aver bisogno anche di un deposito, e lo si può affittare o per conto proprio o facendo richiesta alla ditta. Per quanto riguarda il trasporto, per risparmiare si potrebbe noleggiare un furgone per il weekend, il cui prezzo si aggira intorno ai 300 euro.

Quanto può costare in media un trasloco

Quando le ditte di traslochi fanno un preventivo, tengono conto dei metri quadri della casa, nonché del numero di camere. Se il trasloco avviene all’interno della stessa nazione, allora il costo medio si aggira tra i 350 e i 2.000 euro, ma dipende dai fattori citati in precedenza e non solo. Oltre alla distanza, anche la tariffa oraria incide parecchio, perché il trasportatore ad esempio potrebbe richiedere una cifra che va dai 20 agli 80 euro l’ora, basandosi sul numero di impiegati necessari ed il costo della benzina. Inoltre, potrebbe essere necessario anche richiedere dei permessi di occupazione del suolo pubblico (tra i 300 e i 500 euro), nel caso in cui il nuovo appartamento sia a ridosso di quest’ultimo.