Rifiuti lungo le strade nel Golfo di Gaeta: in azione le app per segnalare le inciviltà – Lungo le strade del golfo, siano esse arterie principali o strade rurali, la presenza di rifiuti si camuffa oramai
con la vegetazione (spesse volte non curata) anche a stretta distanza dalle abitazioni private. La genesi del
fenomeno, legata spesse volte alla scarsa attitudine civile degli abitanti ma anche ad un trasporto poco
efficiente da parte dell’aziende che si occupano della raccolta, vede il sorgere anche di discariche abusive
vere e proprie. Ha fatto scalpore, questa estate, l’incendio di una di esse a ridosso della frazione di Penitro
nel Comune di Formia.


Rifiuti lungo le strade nel Golfo di Gaeta: in azione le app per segnalare le inciviltà – Chi legge questo giornale è abituato alle segnalazioni che ci vengono dal territorio e al nostro impegno nel
dare loro voce. L’ultima in ordine di tempo riguarda la caduta dei sacchetti dell’immondizia dai furgoncini
del servizio di raccolta FRZ a causa delle manovre di guida e delle raffiche di vento. Sull’abbandono dei
rifiuti e la presenza di discariche illegali abbiamo più volte segnalato alle autorità competenti sollecitandone
la rimozione e l’installazione di telecamere di video sorveglianza e foto trappole. Ma l’emergenza continua.


Rifiuti lungo le strade nel Golfo di Gaeta: in azione le app per segnalare le inciviltà – Una soluzione non convenzionale ci viene data dall’innovazione digitale. Molte associazioni e molte
amministrazioni locali italiane si sono dotate di app per sensibilizzare i cittadini a segnalare la presenza di
discariche abusive e richiedere un intervento rapido delle autorità preposte. Legambiente, per esempio, da
qualche anno ha proposto “Gaia Observer” un progetto di app e portale web che consente di segnalre con
foto, testo e posizione discariche abusive ma anche incendi. Esiste poi “Trash Out”, piattaforma che mappa
abbandono di rifiuti e discariche abusive realizzata da diverse organizzazioni non governative (ONG) in
grado di segnalarle anche nell’anonimato. Come detto, anche alcune amministrazioni locali stanno
investendo in questo strumento, come nel caso del Comune di Bologna e della sua “Il rifiutologo”, un app
che aiuta a fare la raccolta differenziata e a segnalare strade sporche e rifiuti abbandonati, e della
funzionalità “sentinella” dell’app usata anche nel golfo “Junker”, che permette di gestire svariate
segnalazioni di danni, abbandoni e situazione critiche.


Insomma, gli strumenti ci sono, quello che parrebbe mancare è la volontà di andare alle radici del
problema. Un impegno serio sul tema da parte delle amministrazioni e delle aziende che gestiscono la
raccolta e soprattutto sprazzi di cittadinanza attiva che di certo non farebbero male. All’ambiente e al
territorio.