Il satellite ERS-2 verso la Terra, domani l’impatto – L’ESA, European Space Agency in una nota stampa comunica: “Utilizzando i dati acquisiti il ​​19 febbraio 2024, lo Space Debris Office dell’ESA prevede attualmente che il rientro del satellite ERS-2 dell’ESA avrà luogo: 19:24 UTC (20:24 CET) del 21 febbraio 2024 L’incertezza in questa previsione è ora solo (+/- 9,91 ore). Questa incertezza è dovuta principalmente all’influenza dell’imprevedibile attività solare, che influenza la densità dell’atmosfera terrestre e quindi la resistenza subita dal satellite. Fare clic qui per “Rientro ERS-2 – aggiornamenti in tempo reale. Dato che il rientro della navicella è ‘naturale’, senza possibilità di effettuare manovre, è impossibile sapere esattamente dove e quando rientrerà nell’atmosfera e comincerà a bruciare. Probabilmente si disintegrerà a un’altitudine di circa 80 km e sopra l’oceano.

La missione fu lanciata il 21 aprile 1995. All’epoca si trattava della navicella spaziale per l’osservazione della Terra più sofisticata mai sviluppata e lanciata dall’Europa. Insieme al quasi identico ERS-1, ha raccolto una grande quantità di dati preziosi sulle superfici terrestri, sugli oceani e sulle calotte polari della Terra ed è stato chiamato a monitorare disastri naturali come gravi inondazioni o terremoti in parti remote del mondo.

I dati ERS-2 sono ancora ampiamente utilizzati oggi e mantenuti accessibili attraverso il programma Heritage Space dell’ESA. Maggiori informazioni sui risultati della missione ERS-2 possono essere trovate qui .

Nel 2011, dopo 16 anni di operazioni, ERS-2 funzionava ancora nominalmente ma si decise di terminare le sue operazioni e di deorbitare il satellite per mitigare la proliferazione di detriti spaziali. Il satellite è stato sottoposto a una serie di 66 manovre di deorbita nei mesi di luglio e agosto 2011, per poi essere completamente passivato nel mese di settembre.

Queste manovre hanno consumato il carburante rimanente del satellite e abbassato la sua altitudine media da 785 km a circa 573 km al fine di ridurre notevolmente il rischio di collisione con altri satelliti o detriti spaziali e per garantire che l’orbita del satellite decadesse abbastanza velocemente da consentirgli di rientrare nella Terra. atmosfera nei prossimi 15 anni. Quel momento è ormai arrivato. ERS-2 rientrerà nell’atmosfera terrestre a metà febbraio 2024 .”