Il 14 gennaio 2021 il Consiglio Comunale di Minturno ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno 2022, un finanziamento di 500.000 euro, riaccendendo così le speranze di poter realizzare un parco urbano nell’area retrostante all’ex fabbrica “Le Sieci”. In particolare, lo stralcio progettuale presentato dall’Associazione “IlfuturoLeSieci” prevederebbe circa 15mila metri quadrati di verde che andrebbero a riqualificare l’area retrostante alla fabbrica, attualmente destinata al parcheggio durante il mercato settimanale. Il presidente dell’Associazione “ILFuturoLeSieci” Antonio Signore, nella stessa giornata ha dichiarato che già c’era stato un precedente incontro con il Sindaco Gerardo Stefanelli durante il quale si era discusso sulle possibili soluzioni per reperire risorse finanziarie dal Governo e dalla Regione Lazio.

Insomma notizie positive che fanno ben sperare la comunità minturnese e che dopo anni di tormentate vicende riaccenderebbero la speranza di poter tornare finalmente a fruire di quell’immenso spazio per anni abbandonato. Nata nel 1880 la fabbrica di laterizi rappresentò il progresso e segnò l’importante passaggio verso la prima rivoluzione industriale. Il complesso prese nome dalla fabbrica madre costruita nel 1774 a Le Sieci, frazione del Comune di Pontassieve, in Provincia di Firenze. Nel 1970 iniziò il suo declino per via della concorrenza e delle nuove richieste di mercato e dopo un primo tentativo di ristrutturazione degli impianti nel 1982 la fabbrica fallì e venne successivamente acquistata all’asta dal Comune di Minturno due anni dopo (nel 1984, ndr). Nel 1987 l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” cominciò a interessarsi al manufatto edilizio con l’elaborazione di una serie di progetti sul possibile riuso. Nel 1988 si svolse il Convegno “I segni di un passato industriale” sul recupero del patrimonio edilizio dell’archeologia industriale durante il quale intervennero G.K Koening dell’Università di Firenze, G.Miano e R.Jodice dell’Università di Roma e S.Santuccio dell’Università di Ancona.

Nel 1991 si svolse un’iniziativa promossa dalla Gilda Francescana basata su una sottoscrizione popolare e corredata da un progetto di recupero di massima e da uno studio di prefattibilità redatto dal prof. Santucci. Nello stesso anno, la Regione Lazio approvò la legge n.58 sull’Archeologia industriale che conteneva espressamente le procedure per attuare il recupero dell’area Sieci riconoscendone il valore quale progetto pilota ma l’incapacità progettuale delle Amministrazioni che si sono succedute (Sardelli-Graziano) e in ultimo dell’Ente Ismef (con il quale si è aperto un contenzioso, ndr) hanno fatto finire in fondi perenti, cioè non utilizzati, e quindi cancellati dal Bilancio dello Stato, circa 7 milioni di euro destinati al recupero delle Sieci. Nel 2016 nacque l’Associazione “IlfuturoLeSieci- MinturnoEuropItalia” fondata dal presidente Antonio Signore (ex presidente della provincia e ex assessore regionale, ndr), dal vice-presidente Irene Sparagna e dal segretario amministrativo e tesoriere Libero Lombardi e che pose tra suoi obiettivi la promozione, il recupero e la riqualificazione del complesso industriale “Le Sieci”.

Area degradata dell’ex fabbrica “Le Sieci”

Nello stesso anno il Partito Democratico di Minturno inviò al Commissario prefettizio Bruno Strati e alla Procura generale della Corte dei Conti l’istanza per la revoca del Comodato concesso dal Comune all’Ismef il quale si era reso contrattualmente inadempiente non aveva rispettato le ragioni e i presupposti per i quali era sorto il contratto stesso, realizzando una condotta omissiva, dal momento che non aveva utilizzato i fondi statali messi a disposizione dalle varie leggi finanziarie a partire dal 2000 per il recupero dell’Ex fornaci “Le Sieci” di Scauri, e recando, durante la sua permanenza di oltre 10 anni, danni al Comune e alla collettività. Nel 2017 il giornalista minturnese Giuseppe Mallozzi e il fotoreporter Dafni Scotese hanno presentato il documentario breve “La cattedrale sul mare” e dopo la visione del film seguì, con la collaborazione dell’Associazione “IlfuturoLeSieci”, il convegno “Le Sieci, una visione per il futuro” nel quale intervennero professori universitari ed esperti di archeologia industriale che proposero una serie di progettualità atte a riqualificare l’area dell’ex fabbrica “Le Sieci”.

Infine nel febbraio 2020 l’Associazione “IlfuturoLeSieci” ha presentato al Sindaco la proposta-progetto per la realizzazione nell’area Sieci di un “polmone verde” che comprende un area di circa 15.000 mq a partire dall’Appia, uno spazio verde con alberi, prati e giochi per i bambini, che non comprometterebbe interventi successivi sulla restante area e sul recupero e riuso della fabbrica. Il progetto dopo qualche modifica è stato approvato dal sindaco Stefanelli che con l’inserimento di un finanziamento di 500 mila euro nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno 2022 ha mosso un piccolo e nuovo passo verso una concreta volontà di riqualificare l’ex area industriale “Le Sieci”.

La Fabbrica “Le Sieci”