Torino si veste di cultura la prossima settimana. Dal 1988 la più importante fiera del libro
dell’editoria italiana, includendo, oltre mille editori, dai grandi gruppi agli indipendenti,
in un percorso espositivo lungo quattro padiglioni e le case editrici vi possono
partecipare con diverse tipologie di stand, personalizzando la propria presenza in fiera
con un progetto ad hoc. Il tema principale della XXXVI edizione è la Vite Immaginarie.
Scriveva infatti Natalia Ginzburg: “(…) E tuttavia in qualche momento abbiamo pensato
che, se non avessimo avuto una vita immaginaria, non avremmo forse trovato le strade
della vita creativa, o non ci sarebbe venuto in testa di cercarle.

Nella vita immaginaria,
non abbiamo imparato per nulla giusti modi di condurci nella vita reale, ma vi abbiamo
trovato sparsi alcuni strumenti utili alla vita creativa, una attenzione di una qualità
speciale, una maniera insieme imperiosa e devota di muovere dentro di noi i fatti reali”
è proprio il suo saggio ad aver ispirato Annalena Benini, direttrice del Salone del libro di
Torino. Per l’autrice Mabel Ninno, la vita può riservare tanti ostacoli ma anche, tanti
sogni e speranze. Ma, l’immaginazione di una vita sconvolta da tutto questo trambusto
editoriale porta la giovane donna a pensare in grande e a trascrivere nel suo romanzo
sprazzi di vita vissuti ma in alcuni capitoli del suo romanzo, immagina una realtà un po’
distorta. Anche per Mabel la vita ha subito irrefrenabili colpi di scena ed ora si ritrova a
scrivere il secondo romanzo e a lavorare in un Affittacamere in via Don Minzoni 10, nella
lussuosa Matera. “Matera in Vacanza” è il nome della struttura situata nel centro con 13
camere di cui alcune quadruple, triple, doppie e il titolare sempre presente di nome
Nicola Montemurro e i soci Mimmo Di Cecca il figlio Pietro di Cecca e l’altro socio Cesare
Maremonti che hanno fatto si che entrasse nella loro famiglia nelle vesti di receptionist.
Nonostante ciò Mabel non ha mai perso la voglia di scrivere, si racconta e ci racconta: –
“Non smetterò mai di scrivere” – . Aggiunge inoltre: – “ La scrittura è da sempre stata la
mia compagna più fedele, m’ha accompagnata anche nei periodi più bui della mia vita
ed attraverso essa, vorrei esprimere al meglio ciò che sento con sincerità ed umiltà” – .

Il
9 maggio dalle 15:00 alle 16:00 al Salone del libro di Torino, sarà presentato il suo
romanzo “il silenzio degli occhi”, pubblicato dalla LFA Publisher che sarà presente presso
lo STAND P9 – PADIGLIONE 3 . Il romanzo ormai noto su internet, racconta la vita di
questa giovane ragazza che deve attraversare una strada lunga e tortuosa ovvero la sua
vita fatta di alti e bassi in una Taranto e in un Sud ormai dimenticati da tutti. In lei
riaffiorano sentimenti che tempo indietro avevano portato la giovane a rinchiudersi in se
stessa come la morte della zia, il segreto custodito nel suo cuore, gli amici che aveva
perso per poi ritrovarne altri lungo il percorso della sua tortuosa vita. Gli amori
adolescenziali che hanno segnato la sua vita. Nel romanzo inoltre ci si può immergere in
poesie bellissime tra cui una dedicata alla zia e scrive: – “Tu che ti nascondi nei tramonti
dorati tra quelle nuvole rosse che guardavi un tempo. T’immagino ancora con le braccia
conserte ed il sole in faccia. Poi ti voltavi, con quel sorriso lucente che rinchiudeva, il mio
immenso dolore e raccontavo all’anima mia in pena, i sorrisi che avrei voluto regalarti in
quel momento. Lì, camminavo verso le oscure viscere del mio passato dimenticando la
realtà. Tu che hai lasciato questo mondo non per tua scelta, ma, bensì per andare in uno
migliore, chiamato Paradiso. Tu, che non avevi paura della morte e dinanzi ad essa

sorridevi. Seduta lì, su di una poltrona, guardavi la vita che scorreva, dinanzi ai tuoi occhi
limpidi. Tu che in quei calorosi abbracci, ci mettevi, tutto l’amore possibile. Tu che
ammiravi quei tramonti, pensando al giorno del tuo giudizio, dinanzi al signore Dio
nostro. Tu e solamente tu, con il tuo coraggio, hai dimostrato dinanzi ai tuoi figli e nipoti
che la vita, è una cosa meravigliosa. Tu frettolosa nei pensieri più reconditi della mia
mente danzavi con, cotanta bellezza. Solamente Tu, hai reso me una umil persona. Note
che danzano al ritmo delle lacrime, che accompagnano i miei oscuri silenzi. Tu che
lasciasti che io, mi riflettessi nei tuoi occhi pieni di vitalità. La Paura non era parte del tuo
essere. Io ero li, ad ammirare la pioggia. Ero li, ad aspettare, il giorno del giudizio era
giunto. Dio ti portò con sé e portò con sé, anche il tuo splendido viso.”- .

Nel suo
romanzo inoltre vengono racchiuse esperienze vissute durante gli anni di scuola
superiore nelle quali aveva svariate amicizie e nelle quale successero varie dinamiche. Si
racconta l’autrice e ci racconta: – “Ho vissuto 5 anni della mia vita in quella scuola ed
ancora ricordo le persone menzionate nel libro ed anche tante altre non menzionate che
ancora oggi ricordo con tanto affetto.”- . Mabel ha vissuto tanti e troppi anni sperando
che qualcuno l’ascoltasse e quel giorno è giunto anche per lei perché, grazie al
personaggio di Martina è riuscita sempre ad esprimere ogni singolare avvenimento della
sua vita e dar voce a chi non ne ha mai avuta o non ne ha la forza di averla. Attraverso il
personaggio invita svariate volte a riflettere sulle problematiche adolescenziali ed anche
sulle problematiche interiori che attanagliano la mente della donna e della protagonista.
La fiera del libro del Salone di Torino è un avvenimento importante per la scrittrice in
quanto, esordirà con il suo romanzo, con la speranza di arrivare dritta al cuore della
gente e di poter parlare ai giovani come lo è stata anche lei un tempo, con molta umiltà
e semplicità.