Gli Stati Uniti d’America stanno subendo duramente gli effetti dell’epidemia da covid-19. Ha fatto scalpore la notizia che una neonata di cinque mesi è morta di coronavirus a New York, diventando una delle vittime più giovani della pandemia che si conoscano. La bimba soffriva di problemi cardiaci ed è deceduta dopo un mese di trattamenti. Nel contempo un grave allarme perviene dalla Gran Bretagna tramite il Health Service Journal. Si tratta di una grave sindrome, finora sconosciuta e riconducibile al coronavirus, che si starebbe diffondendo tra i più giovani. Pochi casi, ma sufficienti per alzare l’allerta negli ospedali di tutta la Gran Bretagna. L’allarme è stato lanciato appunto dalla rivista medica Health Service Journal, dopo che diversi bambini sono stati ricoverati in terapia intensiva a causa di uno stato infiammatorio dei vasi sanguigni. Sintomi che sembra possano essere correlati al Covid-19. Si legge nella circolare ai medici di base: “Nelle ultime tre settimane, in tutta Londra e anche in altre regioni del Regno Unito, c’è stato un evidente aumento del numero di bambini di tutte le età che presentano uno stato infiammatorio multi-sistemico, che richiede cure intensive”. Si tratta di un nuovo sintomo che ha generato “crescente preoccupazione, tra chi teme che possa esserci un altro patogeno infettivo, non ancora identificato, associato a questi casi”. Finora sono scarsi i dati a disposizione, sia a livello di sintomatologia sia di diffusione dell’infiammazione: alcuni tra i pochi bambini ricoverati sono risultati positivi al Covid-19, altri sembra lo avessero contratto in passato e altri ancora no. I più giovani sono sempre stati considerati a basso rischio coronavirus e, proprio per questo, adesso anche la Pediatric Intensive Care Society ha invitato i medici a “riferire con la massima urgenza casi analoghi”. Speriamo che i nostri bambini siano risparmiati da questo flagello.