Gaeta, Operazione Babylonia: riconsegnata la pizzeria ai proprietari – Ieri 6 agosto 2022 è stata eseguita dai G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma la
revoca della confisca dell’ attività di pizzeria e ristorazione sita in Gaeta di una s.r.l. di C. G. e S. L..
Invero, il 26.7.2018 i coniugi C. e S., titolari della attività di pizzeria sita in Gaeta furono inaspettatamente destinatari di un decreto di sequestro di prevenzione
d’urgenza emesso dal Presidente del Tribunale di Roma Sezione Misure di
Prevenzione, Dott. Guglielmo Muntoni. Il sequestro venne disposto in base alla
normativa del codice antimafia nell’ ambito di una vasta operazione denominata
“Babylonia” eseguita nei confronti dei proposti V.G. e S.A., nonché di attività commerciali e beni per un valore di circa 300 milioni di
euro.
Dal momento del sequestro i coniugi C. e S., ridotti improvvisamente in
una situazione economica di estrema difficoltà personale e familiare, hanno
intrapreso una serrata battaglia legale per far riconoscere, siccome ritenuti
erroneamente intestatari fittizi di V.G. dell’attività di pizzeria, la loro esclusiva titolarità e disponibilità, avendo impiegato nella stessa tutte le
personali risorse lavorative (il C. discende da una famiglia di rinomati pizzaioli
napoletani) ed economiche senza che nessuno abbia mai avuto qualsivoglia presenza
ed interferenza gestoria nella loro società.
La battaglia legale aveva visto i coniugi C. e S. ottenere il 9.9.2019 una
importante sentenza della Corte di Cassazione, che aveva annullato con rinvio il
provvedimento di conferma del sequestro di prevenzione, ma, malgrado ciò, il
Tribunale di Roma Sezione Misure di Prevenzione, presieduto sempre dal Dott.
Guglielmo Muntoni, aveva comunque con decreto del 15.7.2020 disposto la confisca
di prevenzione dell’ attività di pizzeria. La decisione del Tribunale di Roma
non riguardò soltanto l’ attività dei coniugi C. e S. e in quanto col
medesimo provvedimento venne disposta la confisca di prevenzione per un valore di
300 milioni di euro di decine di beni e di attività commerciali.
Il provvedimento di confisca suscito molte polemiche. Alcuni soggetti destinatari del
provvedimento si rivolsero alla nota trasmissione le Iene, altri ingaggiarono una
manifestazione di protesta dinanzi al tribunale capitolino e qualcuno presentò una
denuncia alla Procura della Repubblica di Perugia, che ha aperto un fascicolo di
indagini nei confronti del presidente Dott. Guglielmo Muntoni e di uno degli
amministratori giudiziari.
Dunque, i coniugi C. e S. , unitamente ai proposti e ai titolari di tutte le
altre numerose attività, hanno impugnato, affidandosi sempre all’ Avv. Luca Scipione
che li ha patrocinati sin dal momento dell’ esecuzione del sequestro, dinanzi la Corte
di Appello di Roma il decreto di confisca del tribunale capitolino.


Gaeta, Operazione Babylonia: riconsegnata la pizzeria ai proprietari – Il procedimento di appello ha avuto inizio lo scorso anno e si è concluso con la
discussione di tutti i legali, protraendosi per numerose udienze, all’ udienza del
13.5.2022.
La Corte di Appello di Roma Sezione Quarta Penale (Pres. Perna e giudici a latere
Ferri e Bonavolontà), in parziale riforma del decreto del tribunale, ha accolto
integralmente l’ appello proposto dai coniugi C. e S., revocando la
confisca e disponendo in loro favore la restituzione dell’ intero capitale sociale e del
patrimonio aziendale della s.r.l. , riconoscendo pienamente, a differenza
di tutte le altre società ed attività colpite dalla confisca di primo grado, la totale
estraneità dell’ attività di pizzeria dalla galassia dei beni V. e S..
Ieri è stata data esecuzione dai GICO al provvedimento emesso dalla Corte di
Appello di Roma e i coniugi C. e S., ritornati nella piena e libera
disponibilità della s.r.l., hanno scoperto che la loro attività
era stata affittata nel frattempo dall’ amministrazione giudiziaria ad un soggetto terzo,
il quale, alla luce della revoca della confisca, dovrà lasciare l’ attività tra qualche mese
e si sono avveduti di una serie di criticità contabili che li porteranno ad agire nei
confronti dello Stato per tutti i danni economici cagionati dal sequestro e dalla
conduzione dell’ amministrazione giudiziaria protrattasi, creandosi una situazione di
estrema difficoltà economica, per ben quattro anni. Una situazione di difficoltà a cui
è stata messa la parola fine dalla Corte di Appello di Roma, la quale con estrema
attenzione e competenza ha compreso l’ estraneità della pizzeria di Gaeta dalla
vicenda “Babylonia” riconsegnando ai coniugi C. e S. una attività sorta
col sacrificio del proprio lavoro e dei propri sforzi finanziari.