Formia, 30 Novembre 2018- Così la sezione Lega formiana si è espressa in merito alla questione Pontile Petroli Eni: “Il dibattito che è scaturito in questi giorni sulla paventata ipotesi di delocalizzazione del Pontile Petroli dell’Eni ci ha portato indietro di almeno 20 anni. Sindaci contro ex sindaci, fiumi di inchiostro, prese di posizione nell’esclusivo interesse del proprio orticello, poi però tutti pronti in campagna elettorale a palare di città del Golfo, di servizi unici ai cittadini del comprensorio.

Premesso che siamo tutti d’accordo che non è possibile, corretto e fattibile spostare tale impianto praticamente davanti il nostro specchio acqueo e per questo faremo tutte le giuste battaglie politiche va anche detto che non possiamo continuare a subire scelte prese da altri Enti che comportano problemi enormi al nostro territorio sia dal punto di vista ambientale che turistico ricettivo. Dobbiamo e possiamo essere artefici del nostro destino.

Il caso degli impianti di mitili e pesci che dovevano essere spostati fuori Punta Stendardo dopo il periodo di “sperimentazione” (per altro mai iniziata ufficialmente) e una Legge Regionale che definisce il nostro Golfo area sensibile ne sono l’esempio più calzante. Subiamo scelte decise da altri ed aldilà di giuste prese di posizione e mobilitazioni non possiamo concretamente fare nulla.

E’ giunto il momento per la nostra città al momento senza una prospettiva vera di fare una scelta coraggiosa, dobbiamo entrare nell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta e perché no Formia. Solo così potremmo partecipare alle scelte strategiche del nostro Golfo assumendoci responsabilità politiche chiare e magari finalmente utilizzare anche un porto che è fermo e lavora forse al 10% delle sue possibilità. Se Gaeta si è specializzata per il porto commerciale, Formia potrebbe specializzarsi nelle Crociere e magari all’Autorità Portuale ciò potrebbe anche convenire di più…

Solo per fare un esempio è di pochi giorni fa l’annuncio di un finanziamento approvato dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per Civitavecchia e Fiumicino di ben 515 milioni di Euro tramite l’Autorità Portuale. Ma noi quando li vedremo mai questi investimenti? Investimenti del genere comportano sviluppo e soprattutto nuove opportunità di lavoro per i nostri ragazzi. Allora si che avremo dato un servizio alla nostra città.

Questo è quello che ci aspettiamo di discutere nel Consiglio Comunale convocato per giovedì prossimo e per questo motivo auspichiamo un atto di coraggio e no una inutile passerella che non produrrà alcun atto concreto né per evitare lo spostamento del pontile né per iniziare a progettare finalmente opportunità concrete di sviluppo”.