Il concorso dei precari storici ai tempi del Covid

Laureata a suo tempo all’Istituto Orientale di Napoli prima lingua il tedesco Diana Caliman per poter insegnare si è resa disponibile come docente a recarsi in tutto il territorio nazionale, ad esempio nella città sabauda di Torino o nelle isole dell’arcipelago napoletano, innamorandosi di Ischia. Ora docente presso lo storico istituto il Pagani di Napoli città. Ci ha affidato una sua lettera aperta che pubblichiamo volentieri poichè testimonia lo stato d’animo dei precari che affrontano in piena emergenza covid-19 l’ennesimo esame della loro vita, iniziata a sei anni tra i banchi di scuola come alunni e poi proseguita come docenti o aspiranti tali, passando dagli studi universitari più impegnativi e selettivi.

Prof. Diana Caliman

Scrive la prof: “Oramai manca molto poco ed inizierà il concorso riservato ai docenti precari che hanno più di tre anni di servizio alle proprie spalle (poi se per caso ne sono 10 o 15 non ha importanza).

Siamo un esercito di 32.000 persone che chiedono di essere stabilizzati in questo mondo frammentato e ingarbugliato che è diventato il mondo scuola ai tempi del Covid.

Molti si dovranno spostare dalla propria regione per sostenere la prova nella regione dove c’è più richiesta, per cui chi è siciliano per esempio si dovrà spostare in Lombardia per sostenere la prova perché solo lì ci sono le cattedre libere per il ruolo.

Mi sono decisa a scrivere questo comunicato non perché io sia un personaggio importante o un politico ma semplicemente perché appartengo a questa categoria e leggere post di colleghi sui social che scrivono che rinunceranno al concorso perché non se la sentono di mettere a rischio la propria vita o quella dei propri familiari, mi rende triste e amareggiata.

So che questa testata giornalistica è molto attenta ad affrontare tematiche sociali ed ora io mi domando è mai possibile che nessuno ascolta le nostre proteste? I nostri appelli?

Non voglio entrare nel merito se questo concorso fosse necessariamente utile o meno…per stabilizzarci, perché su questa questione ci sarebbe da dire tantissimo.

Molti non potranno partecipare perché o loro stessi sono in isolamento o lo sono perché le loro classi sono in quarantena.       

E sì… i docenti che dovranno svolgere questo concorso sono gli stessi che sono già nelle scuole, magari con un contratto Covid per sostituire un dipendente fragile”.