Punta decisamente in alto il Centro Studi Storici Archivistici Formia per il suo primo appuntamento con la storia della città al tempo dei Romani, vista attraverso le testimonianze epigrafiche sparse nel territorio di sua antica pertinenza, il “Sinus Formianus” che da Gaeta raggiungeva le coste campane.  Alle ore 17 di mercoledì 19, infatti, la sala Ribaud del Comune di Formia ospiterà una conferenza di studi sulle iscrizioni di Formiae che vedrà la partecipazione dell’eminente studioso Heikki Solin, antichista, filologo classico ed epigrafista, già titolare della cattedra di filologia latina dell’Istituto Classico dell’Università di Helsinki. Il suo intervento sarà preceduto dai saluti istituzionali del sindaco, la professoressa Paola Villa, dell’assessore alla cultura, dott.ssa Carmina Trillino, e del dott. Aldo Treglia, presidente del Centro Studi.
Seguiranno i contributi dell’archeologo Gianluca Mandatori, con un dottorato alle spalle di ricerca in filologia e storia del mondo antico presso l’Università “La Sapienza” di Roma, rientrato recentemente da un periodo di ricerca presso il Dipartimento di Preistoria ed Archeologia dell’Università di Siviglia; della dott.ssa Paola Caruso dell’Istituto di Filologia Classica “Francesco Arnaldi” dell’università di Napoli “Federico II” e del giovane ricercatore formiano Daniele De Meo, docente di storia e filosofia presso gli istituti superiori di Fondi e Priverno, laureato in scienze storiche presso l’Università “La Sapienza”, impegnato nel progetto EDR, Epigraphic Database Roma, al quale collabora con la raccolta e l’inserimento nella banca dati delle epigrafi romane presenti nel Sud Pontino. Il tema su cui verterà il contributo del dott. De Meo, membro del Centro Studi, sarà incentrato sull’eredità della Formia romana nella Gaeta altomedievale, al quale ha recentemente dedicato una pubblicazione, presentata dinanzi ad un pubblico particolarmente interessato presso la Biblioteca comunale “Filippo Testa” di Formia.
Il professor Solin, insigne epigrafista ed appassionato studioso dei reperti lapidei presenti nell’ager formianus, ritorna nella città del golfo che ha molto apprezzato il suo intervento nel convegno dello scorso anno, organizzato dall’associazione “Formiana Saxa”, e si soffermerà sull’illustrazione, supportata da diapositive, di iscrizioni di epoca romana che, per l’infelice collocazione e la scarsa valorizzazione, non hanno ancora ricevuto l’attenzione che meritano.  Attenzioni che, al contrario, il professor Solin ha riservato per le epigrafi, redatte sia in latino che in greco, attraverso frequenti esplorazioni del nostro territorio i risultati delle quali sono stati raccolti in numerose pubblicazioni scientifiche di alto profilo.
Comincia, quindi, sotto i migliori auspici l’attività del Centro Studi che ha in programma, per gli inizi del prossimo anno, oltre ad una mostra documentale sulle presenze archeologiche formiane, diverse altre iniziative e manifestazioni di rilievo che, oltre al coinvolgimento degli istituti scolastici, arricchiranno il panorama culturale della città.