Il Torrente Pontone è nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – È il 2022 un anno di speranza per tutti coloro che in quelli precedenti sono stati danneggiati da alluvioni e frane. Decine di famiglie dei comuni di Formia, di Gaeta e di Itri che abitano lungo le sponde del Rio d’Itri, a cui si aggiungono purtroppo le famiglie del comune di “Fra Diavolo” colpite da una recente frana. Hanno visto l’acqua, il fango e le pietre sfondare garage e piani terra nel cuore della notte, alcuni senza avere nemmeno la possibilità di abbandonare le proprie abitazioni. Questo tragico scenario è destinato finalmente a cambiare, grazie all’introduzione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di alcuni criteri per l’impiego di fondi per 800 milioni di euro. Ci spiega come è stato possibile il deputato Raffaele Trano, membro del partito “Alternativa”, che ha apportato le modifiche in Commissione Bilancio, e che sono state approvate, in sede di conversione del decreto governativo del 5 novembre, dall’intera assemblea della Camera dei Deputati.

Onorevole, in questi anni si sono fatte molte chiacchiere sul dissesto idrogeologico. Continuiamo ad ascoltare proclami di esponenti politici, ma poi in concreto? Ho sempre seguito da attivista le vicende del Torrente Pontone, e, davanti al ripetersi delle alluvioni, ho contestato in prima persona le scelte della politica. Una volta eletto, nel 2018, ho avuto finalmente a disposizione tutte le carte ed ho portato personalmente la voce dei comitati e dei privati cittadini dentro gli uffici della Regione Lazio, nell’aula di Montecitorio ed al Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica”.

Con quali risultati? “Ho riunito i tre Comuni attorno ad un tavolo ed ho coinvolto il Direttore del Settore Difesa del Suolo Wanda D’Ercole, e si è finalmente compreso che senza un progetto esecutivo non sarebbe arrivato alcun finanziamento e che, comunque, invece che puntare su un’opera faraonica, sarebbe stato più logico procedere per “stralci”. Il Comune di Itri, comune capofila, ha beneficato di un finanziamento di euro 300.000 per realizzare il progetto, ed altri 600.000 euro sono disponibili per la manutenzione, che mi risulta sia già stata avviata”.

Nonostante il Golfo di Gaeta sia politicamente lontanissimo da Roma, va riconosciuto al parlamentare Raffaele Trano, gaetano doc, che sul tema non ha mai mollato di un centimetro ed ora possiamo affermare che, finalmente, siamo ad una svolta…

R. Ho sempre pensato che il compito di un parlamentare non sia andare “a caccia” di soldi, ma fare leggi. Nel decreto governativo, approvato oggi dalla Camera dei deputati, vengono resi disponibili fondi per 800 milioni. Si tratta di fondi destinati al dissesto idrogeologico e che saranno gestiti concretamente dalla protezione civile, in base alle indicazioni delle diverse Regioni. Ho chiesto ed ottenuto, tramite un emendamento a mia prima firma, di introdurre criteri nuovi che privilegiassero nella distribuzione di quei soldi i luoghi dove quegli episodi disastrosi si sono ripetuti più volte nell’ultimo decennio; che si tenesse conto di eventuali decessi causati ed infine anche del carattere “sovracomunale” delle alluvioni. Sono tutti e tre criteri che assicurano che a beneficiare siano i territori che ne hanno veramente bisogno!