Morgan De Sanctis ritratto da Stefano Cipolat

Vicecampione d’Europa nel 2012

Certe giornate fanno rumore, come le onde che si infrangono sulle rocce frastagliate. A diciassette anni Morgan De Sanctis gioca nella primavera del Pescara e mai immaginerebbe di diventare titolare degli Adriatici allenati da Giorgio Rumignani, ex mezzala poco avvezza al gol. La partita è quella del Pescara contro il Venezia e si gioca in campo neutro, a Francavilla al Mare. I tifosi del Pescara sono in sciopero e fuori dallo stadio Valle Anzuca offrono la porchetta abruzzese ai passanti, in un tiepido pomeriggio autunnale col cielo terso. Il manto stradale è coperto da gialle foglie e c’è voglia di vino rosso.

Settima giornata del campionato serie B 1994-1995, 16 ottobre. De Sanctis è ben lontano dall’obiettivo di giocare titolare, lui milita nella primavera e sulla carta risulta il terzo portiere. Ma la dea Tyche è dalla sua parte e gli infortuni del primo e secondo portiere (Nello Cusin e Gianpaolo Spagnulo) gli aprono la porta dell’esordio in serie B da protagonista. Senza i tifosi del Pescara, gli spalti somigliano ad alberi rachitici. De Sanctis, un metro e novanta di altezza, ha diciassette anni e mostra una sicurezza da estremo difensore maturo. Il Venezia è allenato da Gigi Maifredi e tra le sue fila gioca un giovane chiamato Christian Vieri. Al 20′ Michele Baldi porta i Biancazzurri in vantaggio. Quattro minuti dopo, l’arbitro Marcello Cardona (di Milano) fischia un penalty a favore dei veneziani. Dagli undici metri tira Vieri. In questi casi l’istinto conta più della logica. De Sanctis guarda i piedi dell’attaccante, poi vede il pallone alzarsi e infine la parata che regala la vittoria al Pescara.

Grande giornata per l’impavido Morgan. La serie B è ruvida, terreni difficili, spesso scontri duri ma il nostro numero uno l’attraverserà come il capitano di un vascello che sfida le rotte più impervie con coraggio e sangue freddo. Giocherà tre campionati col Pescara, per approdare nel 1997 come terzo portiere nella Juventus di Marcello Lippi e, successivamente, diventare importante con le maglie dell’Udinese, della Roma e del Napoli (coi partenopei vincerà la Coppa Italia nel 2012).

Con la Nazionale ha collezionato sei presenze, delle quali tre amichevoli, ed è stato il secondo portiere per il campionato d’Europa 2012.