Preoccupazione per molte famiglie. Licenziamenti alla GEBERIT, l’allarme lanciato da Magliozzi – Un fulmine a ciel sereno quello che ha colpito molte famiglie del Golfo. L’azienda svizzera GEBERIT, che in passato ha rilevato la Pozzi Ginori, in questi mesi sta infatti licenziando decine di lavoratori che prestano servizio nello stabilimento di Gaeta. Ad accendere il dibattito pubblico denunciando il comportamento della società è il Consigliere Comunale di Formia e Provinciale Luca Magliozzi che affida il suo commento ad un post Facebook: “Mentre il dibattito politico locale è imprigionato dalla scelta del cantante per la prossima festa e l’organizzazione degli eventi mondani, la realtà ci sbatte in faccia la fotografia di un territorio, il nostro, che diventa sempre più povero ed offre sempre meno opportunità.

Tra una festa del cioccolato e qualche luce, succede ad esempio che nell’ultimo anno 35 ragazzi vengano mandati a casa dalla GEBERIT, la principale impresa del territorio con circa 300 dipendenti. Qualche altra decina già era stata allontanata negli anni precedenti sempre nel silenzio generale.

Tutti giovani lavoratori con contratto di somministrazione (ex contratti interinali) a tempo indeterminato. Allontanati senza spiegazioni, senza preavviso e senza che venga aperta alcuna vertenza. In realtà di indeterminato c’era già poco o nulla: con questa tipologia di contratto una volta che l’azienda cancella la missione, l’agenzia di somministrazione ti deve solo un indennizzo per qualche mese prima di poter sciogliere definitivamente il contratto.

Sta di fatto che praticamente tutti i neo-assunti negli ultimi anni sulla linea produttiva non lavorano più nello stabilimento di Gaeta.

Non è dato sapere se il problema sia legato ad una congiuntura economica sfavorevole o ad una strategia più generale di delocalizzazione della produzione dal nostro territorio. Ma comunque non sembra che questo provochi grande interesse nelle Amministrazioni di Formia e Gaeta.

Intanto in questi giorni la Geberit ha avviato la procedura di riduzione del personale per altri 50 operai. L’azienda ci tiene anche a specificare che trattandosi di esuberi di carattere strutturale non è possibile il ricorso a strumenti sociali alternativi. Quindi anche qui niente cassa integrazione o contratti di Solidarietà.

Non ci resta che attendere sviluppi e soprattutto prese di posizioni da parte delle amministrazioni comunali di Formia, Gaeta e di tutto il comprensorio sperando che, almeno questa volta, la discussione distolga lo sguardo dalle lucette e provi almeno a mostrare un po’ di attenzione e di rispetto dinanzi all’ennesimo schiaffo al futuro del nostro territorio.”