Prendiamo un comunicato stampa, lo deformiamo, inseriamo come corredo fotografico una scuola che non c’entra nulla e la notizia falsa è servita ai lettori. Ed è tutto più triste quando nasce da un’errata e superficiale lettura dello stesso comunicato stampa. Spieghiamoci meglio: il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Statale Leon Battista Alberti di Marina di Minturno Amato Polidoro scorrendo i siti dei quotidiani on line e Facebook scopre che il “suo” liceo è fatto oggetto di una notizia “falsa e tendenziosa” suffragata da un fotomontaggio dell’immagine dell’istituto che presiede con carabinieri posizionati all’ingresso. Cosa è accaduto? Per spiegare ai nostri lettori l’accaduto dobbiamo sezionare la notizia in tre parti, omettendo qualsiasi riferimento agli altri organi d’informazione. Il Tribunale di Roma ordina ai Carabinieri di arrestare un giovane sedicenne. Per i minori il Tribunale di competenza è quello di Roma. Nel comunicato stampa la Benemerita non cita assolutamente il Liceo Scientifico minturnese ma parla “sic et simpliciter” di disposizione della magistratura per l’applicazione della misura cautelare della permanenza in casa in Minturno del sedicenne scaurese classe 2007 per i reati di atti persecutori e violenza sessuale a danno di una coetanea. Dove si parla del Liceo di Marina di Minturno? Veramente fantastica la ricostruzione. Sappiamo l’istituto interessato, il comune dove è presente, gli studenti iscritti ma se li citassimo continueremmo all’infinito la caccia alle streghe. Ma il nostro intento è quello di riconoscere all’Alberti, orgoglio della città di Minturno, al capo d’istituto, al corpo docenti e agli studenti tutti i loro meriti e la loro estraneità totale ai fatti.