Mare e vento, un filo indissolubile che rappresenta la cornice naturale del Golfo. Una presentazione in grande stile questa mattina nella Sala Sicurezza del Comune di Formia del “Manifesto della Vela nel Nostro Mare”, che riproduce gli eventi più importanti arricchiti con delle foto, in modo da coinvolgere non soltanto gli sportivi. Le principali attività del 2019 promosse dai tre circoli formiani del Caposele, Vela Viva e Centro Velico Vindicio sintetizzate attraverso le immagini delle barche protagoniste delle regate. Un progetto ambizioso, lungimirante, che guarda al futuro, ma soprattutto al presente.

“Siamo molto contenti della collaborazione che si è creata con gli altri due circoli anche per la diffusione del Manifesto che rappresenta un indirizzo che viene realizzato nel Golfo e si presta a tutte le attività veliche – ha sottolineato la vice presidente del Vela Viva, Elettra Bruno – Quest’anno abbiamo preferito un manifesto visivo (otto simboli, otto barche e otto cerchi, ndr) per riprodurre gli eventi più importanti con foto e più illustrazioni in modo da coinvolgere non soltanto gli sportivi. Una tradizione che dura da anni e che nel nostro territorio ha bisogno di crescita. Formia è una città di mare e ha tutte le condizioni ideali anche dal punto di vista meteomarino per arrivare a livelli altissimi, magari raggiungendo da vicino l’esempio del Lago di Garda”.

Un pensiero condiviso anche dall’amministrazione comunale, come ribadito dal sindaco Paola Villa che ha puntato forte sulla stretta sinergia, ma soprattutto sul binomio vento-mare: “Sicuramente c’è bisogno del supporto di tutti, di creare un dialogo continuativo. Sicuramente noi sosterremo tutte le iniziative a beneficio del nostro territorio. I nostri luoghi sono splendidi, ma devono essere curati e la salvaguardia e la sicurezza del mare richiedono tanto lavoro che stiamo portando avanti con la Capitaneria di Porto con l’identificazione di siti di immissioni di rifiuti nelle acque del nostro mare”.

Per il  colonnello Enzo Di Capua, comandante della Sezione Vela delle Fiamme Gialle, il  Manifesto “è un indirizzo che ben si presta a tutte le attività veliche nel Golfo e non soltanto a tutti gli sport del mare, che può essere impiegato per attività agonistiche ad alto livello e noi delle Fiamme Gialle sentiamo l’esigenza di avvicinare i giovani  e portarli verso la legalità e al rispetto delle regole”. “Plaudiamo senza dubbio alla bella iniziativa – ha aggiunto – e l’obiettivo è di guardare oltre il semplice campanilismo”.

Il consigliere della Federvela Lazio, Costanzo Villa, ha evidenziato il legame stretto che esiste tra la Federazione e i circoli che costituiscono il volano per la crescita di questo sport.

L’assessore al Turismo e alle Attività produttive Kristian Franzini ha rimarcato che “si sta lavorando affinchè si possano mettere a sistema tutti gli sport d’acqua che vengono praticati nel Golfo, anche per garantire importanti flussi turistici e sostenere e irrobustire tante tappe”.
Era presente anche il biologo marino Gianluca Treglia, socio-amico del Vela Viva, che ha annunciato una sfida: “Raccogliamo la plastica, insieme con i ragazzi che partecipano agli eventi, e ricicliamola per realizzare dei veri e propri manufatti, trasformando gli esempi da negativi in positivi”.

Momenti di emozione, nella sala gremita, quando è stato premiato dal colonnello Di Capua il velista Ernesto Angeletti nell’ambito del trentennale dei campioni d’Italia 1989, che vinse insieme a Pier Luigi Fornelli nella classe Flying Duchtman (FD). Un giovanissimo velista ha poi consegnato ad Angeletti la classifica ufficiale proprio di quell’anno, un cimelio tenuto in archivio dal consigliere storico di Vela Viva, Peppe Silvestre. I Circoli hanno infine donato due targhe celebrative proprio ad Angeletti e il sindaco Paola Villa ha ricevuto dalle Fiamme Gialle un quadro celebrativo degli allenamenti nel Golfo datati ‘89 del tandem Angeletti-Fornelli.