Dobbiamo non dimenticare mai la strage di Via D’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992 nella quale il giudice Paolo Borsellino fu assassinato insieme ai poliziotti della sua scorta: Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, e venne gravemente ferito Antonino Vullo. Gli agenti della scorta sapevano bene che rischiavano la loro vita stando a fianco di un magistrato antimafia. Tante le cerimonie pubbliche e le messe di suffragio a cominciare da quella presieduta dall’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice. Emanuela Loi è il primo agente della Polizia di Stato donna caduta in servizio. La mafia è come un tumore che attacca le cellule sane e può trasformarsi in metastasi nel corpo della società civile. Oggi più che mai è presente non solo in Sicilia. Ancora dobbiamo confrontarci con mafia, camorra, drangheta e sacra corona unita. Non dobbiamo mai demordere.

Un eroe con toga

Stasera nella messa domenicale vespertina don Antonio Cairo nella Chiesa di Santa Albina V.M. di Scauri ha ricordato il loro sacrificio. D’altronde lo stesso brano del Vangelo aiutava a una riflessione: la zizzania piantata dal diavolo tra il grano buono. E gli angeli che raccoglieranno il raccolto buono. In conclusione della preghiera dei fedeli è echeggiato nel tempio il nome di un grande magistrato e la preghiera ai cinque agenti morti. Grazie di essere esistiti.