Gaetano Valentino, attivo consigliere dell’associazione `Luca Coscioni`, è morto. Confortato della presenza degli operatori che negli anni lo hanno assistito, ha esalato il suo ultimo sospiro nella giornata di ieri, presso l`Ospedale `Dono Svizzero` di Formia.

Con Gaetano Valentino se ne va via un pezzo di dignità di questo territorio, oltrechè un amico.

Ho conosciuto Gaetano nel lontano 2006, se non vado errato. Chiama in redazione, dell’allora sede distaccata del quotidiano ‘La Provincia’ per comunicare la convocazione di una conferenza stampa.

Tema? La sua lotta per la dignità di malato di distrofia muscolare.  Per anni, Gaetano, non aveva avuto il bisogno di alcunché. Accudito dall’affetto del caro fratello, l’avvocato Vincenzo, Gaetano vedeva soffocata la sua sofferenza, per una malattia che lo aveva cominciato a consumare a partire dall’eta di 16 anni, dalla presenza familiare.

Ma con la perdita dell’amato `difensore` di famiglia, Gaetano perdeva il terzo puzzle familiare (madre e padre deceduti anni prima).

A questo punto gli rimaneva un fratello lontano e una nuova battaglia, accanto a quella quotidiana contro la malattia: ottenere i suoi diritti di uomo affetto da una malattia invalidante, che significava reclamare assistenza h24, quella che meritava.

Una lotta che lo ha tenuto vivo e gli aveva fornito una ragione di vita. Non un impegno egoistico, ma intenso a tutela della dignità di tutti i pazienti affetti da malattie neurodegenerative. Questo andava ripetendo nelle interviste che rilasciava come attivista radicale e della “Coscioni”. Di questo si confrontava anche con Mina Welby.

La sua lucidità mentale era nota a tutti, accompagnata da una vena sarcastica, vero antidoto ad un destino che, con i Valentino, si è davvero accanito. Deceduto il secondo fratello, Gaetano non perdeva la voglia di vivere, nè di combattere.

Lo ha fatto come delegato alla disabilità nella giunta Graziano a Minturno, nelle pubblicazioni di cui è stato autore negli anni su temi impegnati, nella qualità di mentore di giovani studenti che a lui si rivolgevano per ausilio nello studio.

Gaetano era tutto questo. Un’anima di implacabile voglia di vivere che insegna a noi tutti il valore della vita. Da riempire a tutti i costi, nonostante un destino avverso e un DNA corrotto.

BIO:

Nato a Napoli il 4 Gennaio 1954, ha conseguito il diploma di maturità Scientifica nel 1972.

Affetto da distrofia muscolare, da circa due anni si batte per l’applicazione della Legge Regionale n.20 del 23 Novembre 2006, rivendicando i suoi diritti di disabile e la sua scelta di vita indipendente a casa prpria, al di fuori di una struttura RSA, ritenuta incompatibile con una reale vita di relazione.

Il suo impegno è teso a sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare le Istituzioni a risolvere i problemi dei disabili gravi, siano essi malati di SLA, distrofia muscolare o altre patologie invalidanti.