Il Gruppo civico Minturno Libera torna a parlare delle tariffe Tari, tematica già da tempo affrontata da ML, i quali sostengono che le tariffe non avrebbe subito nessuna diminuzione al contrario di quanto annunciato dal sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, nella conferenza stampa di fine anno tenuta per tracciare un bilancio delle attività del 2019. Dichiarazioni che il Gruppo invita i cittadini a verificare confrontando i bollettini pagati tra il 2015 e il 2017. E scrivono: “Come avrete potuto notare in questi giorni stanno arrivando i bollettini della Tari e dagli importi richiesti risulta evidente ciò che avevamo già ampiamente denunciato lo scorso dicembre: il grande bluff della diminuzione delle tariffe. Se è vero, infatti, che rispetto al 2019 la Tari ha subito oggi un decremento compreso tra il 10 e il 15%, ciò che i nostri amministratori si sono ben guardati dal rendere noto, è che negli ultimi due anni la stessa era stata incrementata del medesimo importo.  In pratica, tra il 2017 e il 2019 le tariffe erano state aumentate del 10-15%, per poi essere successivamente diminuite dello stesso importo quest’anno così da tornare ai livelli del 2017 quando la raccolta differenziata ancora non era iniziata. Nessun intervento miracoloso dunque. Al massimo i soliti giochi di prestigio. Ma non è finita qui, perché le tariffe del 2017 sono comunque superiori a quelle del 2015, circostanza, questa, che ogni cittadino può facilmente verificare anche da solo: basta confrontare i precedenti bollettini già pagati (sempre che non siano variati l’abitazione e/o il numero dei membri del nucleo familiare). In conclusione, nonostante due anni di differenziata al 70% il Comune di Minturno è forse l’unico in Italia che non riesce a fare avere un ritorno in termini economici ai propri cittadini”. Infine ML ripropone l’installazione delle macchinette mangia plastica, un idea già presentata dal Gruppo ma scartata dall’amministrazione e scrivono: “Come già detto in passato, una soluzione per ristorare direttamente i cittadini potrebbe essere quella di installare le macchinette mangia plastica, grazie alle quali una famiglia potrebbe ricavare dallo smaltimento di bottiglie e flaconi in plastica e lattine oltre 100€ annui. Ma sappiamo che la nostra proposta non è stata accettata, anzi, all’epoca venimmo definiti, in maniera canzonatoria, dall’assessore D’Acunto “cercatori di plastica”. Sì, avete capito bene, derisi proprio da colui che domenica scorsa si è unito platealmente al gruppo di volontari per raccogliere la plastica, facendosi pubblicità insieme al suo compagno di partito e Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Tomao. Piccola precisazione: se fossero state installate le macchinette mangia plastica quei volontari sarebbero stati premiati anche economicamente per il loro impegno. In questo modo, invece, tutta la plastica raccolta è stata consegnata alla ditta Del Prete, la quale beneficerà dei relativi guadagni insieme al Comune”.