Avvistata la tartaruga azzannatrice. E’ in grado di tranciare di netto le dita d’una mano – Avete mai sentito parlare della tartaruga azzannatrice? Si tratta di una delle testuggini d’acqua dolce più grandi al mondo, insieme alla testuggine alligatore. Il suo carapace può raggiungere i 48 cm anche se in genere arriva a circa 25 cm. Il peso varia dai 4,5 ai 6 kg. Pensate che ha una lunga coda, ma non è questa a destare stupore e paura, quanto l’apparato muscolare.

Essa è così ben sviluppata da permettere di sferrare abili morsi dai movimenti che ricordano quelli di un serpente. La sua pericolosità sta quindi nel suo istituto di “azzannare“ le prede o chiunque la disturbi.
La tartaruga azzannatrice è una chelydridae originaria del Nord America e predilige acque stagnanti o a corso lento con fondo melmoso e ricche di vegetazione. È possibile trovarla anche in laghi, fiumi e paludi.


Purtroppo in Italia si sono verificati svariati abbandoni in natura rischiando di introdurre questo rettile come specie alloctona ed infestante. Essa si nutre di crostacei, pesci, anfibi, piccoli uccelli, mammiferi, carogne e piante acquatiche. Quindi adatta facilmente ad un ambiente estraneo. Pensate che a Roma è stata trovata una tartaruga azzannatrice in un giardino privato di Capena, comune situato alle porte della Capitale. Essa è stata individuata dal padrone di casa che ha immediatamente capito di avere a che fare con un animale particolare.

E’ difficile ritrovarle nel Golfo di Gaeta in quanto è caratterizzato maggiormente da acqua salata ma se dovesse succedere e doveste vederne nei laghi o nei fiumi della zona, non esitate a chiamare le forze dell’ordine e la guardia forestale. Non dovete assolutamente catturarla perché per difendersi effettuerà uno scatto così veloce che la vostra mano non avrà via di scampo, bensì lasciate che se ne occupino gli esperti. Secondo Andrea Lunerti, entomologo e naturalista: “A nord di Roma e nelle zone del Tevere ci sono buone probabilità che abbiano iniziato a riprodursi”.

Avvistata la tartaruga azzannatrice. E’ in grado di tranciare di netto le dita d’una mano – C’è inoltre da specificare che se vi doveste imbattere in essa e decidiate di tenerla con voi come “animale domestico” sappiate che è severamente vietato, per via della loro pericolosità: a stabilirlo è stato un Decreto del Ministero dell’Ambiente che risale al 1996. Pur
essendo vietato il possesso delle tartarughe azzannatrici, queste vengono spesso acquistate dai privati che poi le abbandonano in luoghi pubblici o vicino ai corsi d’acqua. Ecco spiegata la loro presenza in questi luoghi.