CELLOLE – La candidatura a Sindaco di Luciano Mascolino ha attirato non poche curiosità. La sua lista è composta da volti nuovi, professionisti che sono scesi in campo per sostenere la candidatura di un uomo innamorato del territorio cellolese.

Poche ore dopo la pronuncia del TAR Campania che ha confermato l’esclusione dalla competizione elettorale della lista Cellole nel cuore, nata a sostegno della candidatura della Sindaca uscente Cristina Compasso, ho incontrato Luciano Mascolino.

Il TAR Campania si è pronunciato: la lista Cellole nel cuore è al momento fuori dalla competizione elettorale. Restano esclusi nomi importanti della politica cellolese e soprattutto l’ex Sindaca, Cristina Compasso. Qual è la Sua posizione in merito?

«Ho appreso della pronuncia del TAR Campania che ha rigettato il ricorso promosso dalla lista dell’avv. Cristina Compasso, Cellole nel cuore. Come detto già in precedenza, è un pezzo in meno che abbiamo nella competizione elettorale. A noi dispiace avere una lista in meno perché avremmo affrontato la campagna elettorale insieme a Cristina, un’amica che ho anche sostenuto due anni fa. Ho rapporti ottimi con lei e la sua famiglia, è una persona che stimo molto. Ho fatto una riunione con la mia squadra a seguito della quale è maturata la decisione di costituirci in giudizio per una questione di trasparenza e legalità nella presentazione della lista. Ci siamo costituiti nel giudizio perché la squadra lo ha ritenuto un atto dovuto quale parte controinteressata, senza che questo potesse inquadrarsi come un atto di scortesia nei confronti della lista di Cristina Compasso. Forse il nostro intervento è stato frainteso, ma noi abbiamo soltanto voluto evidenziare quello che poi sostanzialmente la Segretaria Comunale aveva trascritto nel verbale n. 90. Siamo comunque favorevoli ad un confronto politico con il gruppo Cellole nel cuore. Se dovessimo vincere la competizione elettorale possiamo riprendere il loro programma cercando, compatibilmente con il nostro, di integrarlo».

In un primo momento aveva espresso la volontà di collaborare con altre realtà politiche presenti sul territorio. Come è arrivato alla decisione di partecipare a questa competizione elettorale da candidato Sindaco?

«Sono un professionista del territorio e ne vivo le problematiche. Il 4 marzo ho annunciato la nascita di una nuova formazione politica sul territorio e anche durante la fase di lockdown, nel rispetto della normativa, ho continuato a fare incontri in via telematica. Ho incontrato diversi amici che hanno sposato il progetto. Siamo partiti in pochissime persone e man mano siamo aumentati, tanto che nella notte tra il venerdì e il sabato mattina antecedenti alla presentazione della lista abbiamo dovuto selezionare i candidati. Questo a dimostrazione del fatto che Cellole chiede un cambiamento, chiede un segnale di discontinuità rispetto al passato. Mi sono speso in prima persona facendo ampie riflessioni preliminari. Circa un mese fa abbiamo fatto una riunione nel corso della quale ho dato la mia disponibilità ma anche altri nomi erano sul tavolo come possibili candidati alla carica di Sindaco. Durante quella riunione gli amici, per acclamazione, mi hanno indicato come candidato Sindaco di questa lista. Dopo questo passaggio ho aperto il confronto politico con tutte le forze presenti sul territorio, anche con la stessa amica Cristina Compasso e mi sono confrontato con Francesco Lauretano e Franco Sorgente. Ho capito che avevano qualche progetto leggermente diverso rispetto al nostro e ci siamo lasciati per sentirci telefonicamente e confrontarci sulla chiusura del progetto. Poi ho saputo che Francesco Lauretano e Franco Sorgente stavano prendendo contatti con la lista di Cristina Compasso e il percorso si è concluso strada facendo. Avevo già annunciato che la mia lista era pronta giovedì e che l’avrei presentata sabato mattina. Siamo stati i primi, alle ore 10.45, a presentare la lista con la documentazione necessaria nel pieno rispetto della normativa vigente».

Uno dei candidati della Sua lista è vicino ad ambienti di destra. La lista Cellole in Comune è una lista civica collegata, di fatto, alla Lega?

«Questa è una lista civica reale. Abbiamo sposato il progetto. Chiaramente sono a conoscenza della sua appartenenza al partito, ma questo non indica un collegamento tra la nostra lista e il partito. Ciascuno di noi è libero di collegarsi, con riferimento al discorso elezioni regionali, nel modo ritenuto più opportuno. Il nostro progetto non è legato ad un partito nazionale. Nella formazione della lista abbiamo anche un esponente della Lega, ma in questo momento lui è un esponente di Cellole in Comune. Sappiamo che anche alle Regionali supporterà l’on. Zinzi e probabilmente a lui darà le sue preferenze. Gli altri esponenti della mia lista non sono collegati personalmente né indirettamente ad alcun partito politico».

Concentrandoci sul programma elettorale di Cellole in Comune, da parte vostra c’è stata innanzitutto una dichiarazione dell’intento di rivoluzionare il modo di fare politica a Cellole, orientata ad una democrazia partecipativa che coinvolga il cittadino nel processo decisionale. Leggo nel vostro programma l’intenzione di creare uno sportello itinerante per ascoltare le problematiche dei cittadini. Si tratta di un aspetto tralasciato dalle passate amministrazioni che hanno svolto la campagna elettorale nelle frazioni, salvo non risolvere le difficoltà dei cittadini di fatto costretti a recarsi a Cellole per sollevare eventuali istanze.

«Il nostro progetto è nato da un’analisi delle problematiche di Cellole, Casamare, Borgo Centore, Baia Domizia e Baia Felice. Su ogni territorio abbiamo chiesto un candidato che potesse rappresentare le problematiche delle frazioni. Nella lista tre candidati sono di Baia Felice, uno è di Centore, uno è di Casamare e i restanti candidati sono di Cellole. Questa copertura ci consente di affrontare un progetto ad ampio raggio. Un progetto nuovo che nasce da un modo diverso di pensare la politica. Con riferimento alle “quote rosa” abbiamo previsto una quota del 50%, quindi sei candidati sono di genere femminile e sei di genere maschile, per assicurare una parità totale e non del classico 1/3. Questo ci distingue dalla lista avversaria o dalle liste avversarie, qualora dovesse essere riammessa anche la lista di Cristina Compasso. Crediamo molto nel nostro progetto perché abbiamo ragionato molto anche sulla composizione della lista. Nel nostro programma abbiamo puntato molto su agricoltura e turismo perché sono essenziali. Baia Domizia e Baia Felice sono due località sul mare e hanno una fortissima vocazione turistica. Questo può consentire di avere anche una maggiore occupazione per i nostri giovani. Mi piacerebbe proseguire il percorso iniziato da Angelo Barretta, che aveva una chiara idea di rilancio di queste località. Ho avuto modo di conoscere Angelo durante la sua carriera politica e quando i passi vanno nella direzione giusta occorre seguirli. Nello sviluppo più ampio di questo progetto vorremmo anche ricollegarci al discorso del MasterPlan, che sta procedendo a piccoli passi. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sarà attualmente impegnato su altre questioni, ma noi lo abbiamo fortemente voluto nel programma e partiremo proprio da questo punto. Il nostro programma elettorale presenta un elenco numerato, ma ciò non classifica le problematiche in ordine di importanza. Ogni punto deve essere affrontato e le problematiche dovranno essere risolte complessivamente».

Nel vostro programma elettorale è presente la proposta di uno sportello di ascolto per le vittime di violenza di genere, bullismo e omofobia. Si tratta di una proposta innovativa non essendo mai stata formulata direttamente in un programma elettorale. Come nasce questa proposta?

«Nell’attraversare il territorio abbiamo constatato che mancava questo sportello. Lo abbiamo inserito nel programma elettorale perché si tratta di fenomeni di violenza in forte crescita, ma non abbiamo servizi dedicati. Spesso le famiglie sono costrette a recarsi altrove, talvolta anche fuori Regione, per ottenere un supporto. La nostra lista è molto attenta alle problematiche sociali e vorremmo istituire questo sportello in uno degli uffici presenti nell’edificio del Comune. Vi è una dispersione di uffici ed è assolutamente necessaria una riogranizzazione. Un esempio: manca l’ascensore. Il cittadino disabile non può recarsi al primo piano o all’Ufficio Tecnico, ma deve delegare una persona. Non vedo perché una persona disabile debba sentirsi diversa rispetto ad un altro cittadino. Questo sicuramente sarebbe tra i primi atti dell’Amministrazione Comunale da me guidata».

Come sta vivendo il confronto con i nomi importanti della politica cellolese degli ultimi anni presenti nella lista Noi per Cellole e, qualora dovesse essere riammessa, nella lista Cellole nel Cuore?

«Noi dialoghiamo con tutti e abbiamo rispetto dei nostri avversari, però non temo nulla. Questo paese ha già dimostrato con l’elezione di Cristina Compasso di volere un volto nuovo in grado di garantire un sistema politico diverso e innovativo. Su questo puntiamo molto. Non abbiamo timore di chi due anni fa ha ottenuto risultati numericamente importanti. Questa volta i cittadini hanno un motivo in più di valutare le liste e sceglierci. Questo dipenderà molto dalla volontà e dalla coscienza di ciascuno. Laddove dovesse essere reintegrata la lista di Cristina Compasso ci sarà la possibilità di confrontarci anche con i suoi candidati che sono ugualmente di altissimo spessore. A noi farebbe piacere avere ancora la possibilità di un confronto sia con Cristina Compasso che con Guido Di Leone e i rispettivi candidati, così come avvenuto domenica scorsa nel primo confronto all’americana, perché un maggiore confronto può solo portare ad una scelta ponderata da parte dei cittadini».

Cosa pensa della questione abbattimenti nella zona Pantano? Attualmente sono portati avanti dalla Commissaria, viceprefetto Savina Macchiarella, ma certasmente sarà una delle prime incombenze della prossima amministrazione

«Ho sempre guardato con attenzione Baia Domizia. Vivendoci noto maggiormente quali sono le difficoltà di questa zona. Nel tempo è nata una città nuova, composta da immobili abusivi in parte poi condonati nel tempo. Io credo che al primo punto di qualsiasi confronto politico debba esserci la legalità. Se partiamo da questo concetto comprendiamo che se una costruzione non è regolare e non ha pratiche di condono deve essere abbattuta. Ringrazio la Commissaria che sta attuando quello che è previsto dalla legge n. 47 del 28 febbraio 1985. Si tratta di una legge molto importante che riguarda proprio la questione del condono edilizio. Sappiamo che in Italia ci sono stati tre condoni e molti hanno presentato domanda sia per la legge n. 47 del 1985 che per la legge n. 724 del 1994. Si tratta di condoni diversi, che includono però alcune aree su cui queste abitazioni sono sorte. Non dimentichiamo che Baia Domizia è sottoposta anche al vincolo paesaggistico e forse proprio per questo le pratiche non sono poi state definite. Una volta ultimati questi abbattimenti guarderei con attenzione anche ad una riqualificazione dell’area. Completati gli abbattimenti, le restanti abitazioni non possono rimanere in quello stato di degrado. È necessaria una riqualificazione dell’area con il raggiungimento dell’allaccio fognario e dell’asfalto nelle strade. I cittadini che hanno abitazioni regolari in quell’area pagano le imposte ed è importante offrire servizi anche in quella zona. Comunque il pagamento delle imposte non giustifica l’illecito commesso».

Per concludere quest’intervista: quali sono le passioni del candidato Sindaco Luciano Mascolino?

«Innanzitutto la mia più grande passione è la politica, che mi affascina dai primi anni della maggiore età. Ho fatto esperienza politica a Napoli oltre ad essere stato più volte rappresentante degli studenti. L’ultimo anno delle superiori addirittura ricoprivo cinque cariche: ero rappresentante di classe, rappresentante d’istituto, membro della Giunta esecutiva del Consiglio d’Istituto, rappresentante in Provincia e presidente del Comitato studentesco. Posso gestire più cose contemporaneamente. In secondo luogo la passione per i miei due lavori, sia per l’attività forense che per quella di agente immobiliare. E poi ho una passione post-serale: quella per il ballo e per la salsa».