LATINA - CRO - OPERAZIONE GUARDIA DI FINANZA GDF CONTROLLI - PATTUGLIE - AUTOMEZZI - PALAZZO M - FOTO: PAOLA LIBRALATO

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, in coordinamento con la Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno eseguito un provvedimento cautelare reale emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, a carico del quarantaseienne S.G., classe 1974, con il quale è stato disposto il sequestro di imprese commerciali operanti principalmente nel settore del commercio e del noleggio di autovetture, di beni mobili e immobili, nonché di disponibilità finanziarie. I beni sottoposti a vincolo (l’intero compendio aziendale di quattro società, conti correnti, un immobile, ventinove automezzi e uno yacht di circa 18 metri nelle province di Latina e di Milano, sono risultati, a vario titolo, anch’essi nella disponibilità del soggetto, da anni residente nella provincia pontina e gravato, a partire dagli anni novanta, da plurimi precedenti penali e numerose sentenze definitive di condanna per diverse tipologie di reato.

Palazzo M Comando Provinciale di Latina della Guardia di Finanza

In particolare, le attività investigative condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Latina, mediante il tracciamento dei flussi finanziari del proposto e delle strutture societarie a lui riferite, hanno consentito di accertare il finanziamento di aziende operanti in territorio pontino e lombardo, fittiziamente intestate a soggetti terzi interposti e nelle quali erano fatti confluire i beni sopra specificati, di fatto riconducibili nella disponibilità di S.G.. Gli accertamenti di natura economico-patrimoniali oggi eseguiti nei confronti del soggetto investigato hanno permesso di sequestrare beni allo stesso intestati ovvero a lui riconducibili tramite “prestanome”, del valore complessivo prudenzialmente stimato per oltre quattro milioni di euro, di gran lunga sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati. Le indagini economico-patrimoniali condotte ai sensi del cd. “Codice Antimafia”, fondate sul riconoscimento, a carico del proposto, di una qualificata e permanente pericolosità sociale, culminante con l’esecuzione del provvedimento di sequestro, testimoniano, ancora una volta, la costante azione della Guardia di Finanza a contrasto dell’illecita accumulazione di patrimoni da parte delle organizzazioni criminali le quali, operando al di fuori della legge, danneggiano l’economia legale e ostacolano il corretto funzionamento del mercato.