ANCD Conad Fabio Caporizzi, Direttore Comunicazione; Confcommercio Sergio De Luca – Direttore Comunicazione; Confesercenti Valerio Maccari – Responsabile Ufficio Stampa; Confimprese Laura Galdabini  Responsabile Ufficio Stampa; CNCC Rossella Barile – Responsabile Comunicazione Esterna; Federdistribuzione Marco Magli – Direttore Comunicazione e Stefano Gianuario – Ufficio Stampa hanno congiuntamente sottoscritto il seguente documento: “Domani saracinesche abbassate nei negozi dei centri commerciali. La protesta per chiedere la riapertura immediata nei festivi e prefestivi.

Domani alle 11.00 i punti vendita dei 1.300 centri commerciali d’Italia manifesteranno contro le chiusure nei weekend con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti.

L’iniziativa, che coinvolge oltre 30.000 negozi e supermercati, è promossa dalle Associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione.

Con questa iniziativa, le sigle vogliono dar voce ai 780.000 lavoratori che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei festivi e prefestivi, i giorni più importanti della settimana, in termini di ricavi, e fondamentali per aiutare la ripresa economica delle attività commerciali e del Paese.

Sempre nella giornata di martedì 11 maggio, una delegazione dei vertici delle Associazioni del commercio sarà presente a Roma per un confronto con alcuni esponenti politici sulla questione delle riaperture”.

Certo abbassare le saracinesche soltanto per alcuni minuti è una manifestazione di protesta del tutto simbolica.

Basterà?

Ora con la bella stagione le aree di aggregazione sono più sicure dei centri commerciali?

Vi sono migliaia di lavoratori che vengono impiegati costantemente soltanto di sabato e domenica.

Non buttiamo nella disoccupazione tanti connazionali e nella crisi economica tanti imprenditori commerciali.