Alimentazione sportiva, i consigli della nutrizionista – Lucia Testa, classe 1991, è nutrizionista con Laurea magistrale in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione umana, conseguita presso il Campus biomedico di Roma e con Master in Psicobiologia del Comportamento Alimentare. Lucia esercita la sua attività in diversi studi medici: Casa del Sole a Formia, Casa di Cura S. Anna a Cassino, e riceve nello studio a Castelforte, in via Alcide De Gasperi. La incontriamo per avere alcune informazioni sulla nutrizione sportiva. “Come prima cosa, va fatta una distinzione tra l’alimentazione che seguono i professionisti dello sport e quella che seguono gli sportivi amatoriali. Poi va considerato il genere, se maschile o femminile, che è un segno di distinzione, infine la disciplina sportiva e la relativa mole di attività motoria. Ad esempio, con quale cadenza settimanale viene praticata e quante le ore dedicate.

Solitamente gli sportivi agonisti hanno uno staff che li segue nel corso degli allenamenti e delle gare. In questo staff c’è il nutrizionista che studia e provvede a compilare il progetto alimentare mirato. Imposta la dieta da seguire per ottimizzare la resa energetica della performance nella competizione agonistica unitamente a quella nella fase post competizione che non va sottovalutata e così soddisfare in modo proporzionato, il senso di fame e sazietà”. Nelcaso di uno sportivo amatoriale cosa si può suggerire? “Ecco, nel caso degli amatoriali, bisogna fare attenzione alle diete passaparola e al fai da te”. Facciamo un esempio: un “bodybuilder” amatoriale. “Intanto, c’è da adeguare la qualità e la quantità dei cibi. Il bodybuilder cerca la costruzione muscolare. Senz’altro le proteine hanno un alto valore biologico e possono aiutare alla costruzione del muscolo.

Alimentazione sportiva, i consigli della nutrizionista Lucia Testa – Le fonti proteiche sono: carne, legumi, latticini, in particolare lo yogurt, il pesce. Bisogna promuovere anche la formazione di glicogeno, riserva energetica per il sostegno del metabolismo corporeo e i carboidrati rivestono un ruolo rilevante”. Alcuni fannouso di integratori e di aminoacidi. Cosa consigliare? “Gli aminoacidi vanno presi quando non si arriva al fabbisogno proteico giornaliero, prima o dopo l’attività sportiva. Non è detto che chi svolge attività sportiva debba per forza assumere svariati prodotti tra integratori, aminoacidi e/o steroidi anabolizzanti. Si può tranquillamente utilizzare il cibo e l’integratore si assume solo quando necessario, quando c’è carenza nel fabbisogno quotidiano.

E’ necessario ampliare il più possibile il ventaglio della dieta alimentare piuttosto che ricorrere a compensazioni, come, ad esempio, miscele sostitutive del cibo, sostanze chimiche al di fuori del mangiar bene e del mangiar sano. Queste modifiche auto promosse nell’alimentazione, mirate al raggiungimento di traguardi immediati, come l’aumento della massa muscolare in chi pratica la palestra e le sale pesi, possono portare a sviluppare disturbi del comportamento alimentare e nel tempo anche disturbi fisici”.