Bonus Idrico integrativo locale. Osservazioni e proposte – “Le scriventi associazioni, in relazione alla proposta di deliberazione avente ad oggetto Bonus idrico integrativo locale – modifiche ai criteri di riconoscimento, già all’attenzione della Conferenza dei sindaci e dei presidenti nella seduta del 15 marzo 2023, rinviata per insufficienza del numero legale, espongono quanto segue.

Premesso

  • che le dispersioni di acquedotto nelle reti di Acqualatina, pari a circa il 71% di media per tutto l’ATO 4, a causa del costo dell’energia elettrica sprecata per pompare l’acqua che poi si perde, si riverberano pesantemente sulle tariffe;
  • che gli importi relativi non siano affatto trascurabili ce lo dice il Gestore stesso quando evidenzia, nella relazione di bilancio 2021, che i costi energetici sopportati raggiungono la cifra monstre di 29,6 milioni di euro, pari al 24% dei costi complessivi di produzione;
  • che se le perdite di rete fossero meno ampie, allineate a quelle medie nazionali (35/40%), il risparmio energetico sarebbe evidente, permettendo di liberare risorse per gli investimenti e per abbassare le tariffe;

Considerato

  • che aumenti tariffari pagati dai cittadini per utilizzare l’acqua dal rubinetto (quando c’è ed è potabile) hanno consentito al Gestore di conseguire notevoli profitti, nonostante una gestione che ha fallito molti dei suoi obiettivi, a cominciare dal contenimento delle perdite di rete;
  • che gli utili netti (cioè quello che rimane dopo aver pagato le imposte), pubblicati da Acqualatina nei suoi bilanci, sono risultati pari a € 97.021.705 negli ultimi nove anni, secondo il seguente prospetto:

Tenuto conto

  • che, secondo i dati dichiarati da Acqualatina stessa, al 31 dicembre 2022 la società vanta un credito per bollette non pagate, pari a 156,7 milioni di euro;
  • che la morosità si riverbera sull’aumento delle tariffe, giacché l’ARERA riconosce al Gestore di poterne caricare una percentuale in tariffa, sotto la voce costo morosità;
  • che quindi l’aumento delle tariffe colpisce anche coloro che pagano regolarmente le bollette, a fronte dei crediti che la società non riesce a riscuotere;

Preso atto

  • che nel bilancio relativo al 2021 il Gestore – per gli anni a venire-  espone misure in grado di migliorare la redditività e l’efficienza dell’azienda, facendo presagire risparmi significativi dei costi di produzione;
  • che in virtù di quanto sopra appare opportuno che sia anche l’utenza a beneficiare dei migliori risultati attesi, non solo in termini di servizi più efficienti, ma anche di provvidenze economiche, a partire dalle fasce più deboli, senza aumentare per questo le tariffe, ma rivedendo i documentati, cospicui utili conseguiti nel corso degli anni e destinati a ripetersi;

Riaffermato

  • che il bonus costituisce una misura di solidarietà giusta a favore di versa in condizioni di disagio economico, ma che tale misura non può, però, ricadere a carico degli utenti attraverso nuovi aumenti tariffari, dopo quelli recentemente avvenuti, pari al 13,5% complessivi;

Al fine di garantire l’invarianza delle tariffe,

PROPONGONO

  1. di confermare che la quota della componente OPsocial destinata all’agevolazione tariffaria
    Bonus idrico integrativo locale” ammonta a 700.000 €/anno per ciascuna delle annualità 2021 e 2022;
  2. di riconoscere, per le annualità 2021 e 2022, un bonus idrico integrativo locale ai medesimi utenti ammessi al sistema nazionale di agevolazione, relativamente alla sola componente acquedotto, da considerarsi quale ammontare aggiuntivo, rispetto al bonus sociale idrico nazionale, da utilizzare per la compensazione di 18,25 mc/annui (corrispondenti al “quantitativo essenziale di acqua” necessario al soddisfacimento dei fabbisogni fondamentali, fissato dal D.P.C.M. 13 ottobre 2016, in 50 litri/abitante/giorno) applicando la tariffa determinata dagli OPsocial in rapporto ai metri cubi (anno a-1) riconosciuti agli aventi diritto;
  3. di aumentare a 1.400.000 €/anno, a partire dall’annualità corrente (2023), la quota destinata all’agevolazione tariffaria bonus idrico integrativo locale, da erogarsi agli stessi soggetti di cui al punto 2 e con le stesse modalità, non più limitando l’agevolazione alla sola componente tariffaria acquedotto, ma estendendola anche alle componenti fognatura e depurazione.” Lo comunicano l’Associazione “Comunità Lazio Meridionale Isole Pontine”, l’Associazione “Incontri & Confronti” e la Lega SPI CGIL Sudpontino.