epa08479378 An Activist places one hundred and ten crosses, as a way of denouncing the errors made by the Government in managing the coronavirus crisis, during a protest organized by the NGO Rio de Paz, on Copacabana beach , Rio de Janeiro, Brazil, 11 June 2020. EPA/ANTONIO LACERDA

La pandemia da Covid-19 ha oltrepassato a inizio di mese di novembre la soglia ufficiale di cinque milioni di vittime. Prendendo in esame i dati di uno dei database tra i più autorevoli tra quelli che stanno seguendo l’evoluzione di questa dramma planetario, quello della Johns Hopkins University, si evince che fino a questa mattina i decessi legati al nuovo coronavirus nei cinque continenti sono stati 5.005.638, di cui 394.229 negli ultimi 28 giorni. Si tratta di numeri che, con lievi oscillazioni, vedono concordi tutti i registri che si basano sui dati ufficiali. Eppure, avverte l’Oms, proprio perché le stime “certe” dell’impatto del morbo sulla popolazione mondiale si basano esclusivamente sui numeri forniti dalle autorità sanitarie di ogni singolo paese, è pressoché certo che il bilancio “reale” della pandemia possa essere due o tre volte maggiore di quello che finora è stato possibile stilare.

Mentre il numero di decessi giornalieri in tutto il mondo è calato, per la prima volta in quasi un anno, sotto le ottomila letalità all’inizio di ottobre, la situazione è estremamente diversa a seconda del continente che si prenda in considerazione. “Il numero totale di casi e decessi da Covid-19 è in aumento per la prima volta in due mesi, a causa dell’attuale accelerazione dell’epidemia in Europa, che oltrepassa il calo osservato in altre regioni del mondo”, ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, durante una conferenza stampa.

Nella regione “europea” di competenza dell’Oms (52 paesi e territori che, al di là del vecchio continente, si estendono dalla costa atlantica all’Azerbaigian e alla Russia), l’aumento del numero di morti è dovuto principalmente all’evoluzione della situazione in Oriente. In Russia in particolare, secondo i dati ufficiali riportati quotidianamente, dal 20 ottobre sono morte in media di Covid-19 ogni giorno più di mille persone. E secondo le stesse autorità, questo record è ampiamente sottovalutato. I rapporti giornalieri mostrano un totale di 239.693 morti al 1 novembre, ma l’agenzia nazionale di statistica Rosstat, che ha una definizione più ampia di morti per Covid, ha ipotizzato un bilancio molto peggiore alla fine di settembre: quasi 450 mila decessi.

Dopo la Russia, l’Ucraina e la Romania sono attualmente i due paesi in Europa con il maggior numero di decessi giornalieri, rispettivamente con una media settimanale di 546 e 442 decessi al giorno. In termini assoluti l’America Latina e i Caraibi sono la regione più colpita al mondo (1.521.193 morti dall’inizio della pandemia) ma fortunatamente in questa macro area il numero di decessi giornalieri, attualmente circa 840, è in calo da maggio. Negli Stati Uniti, negli ultimi sette giorni sono stati registrati in media più di 1.400 morti ogni giorno.