L’edilizia è uno dei maggiori settori colpiti dal Covid-19. A confermarlo sono i numerosi cantieri in tutta Italia, basti guardare anche le opere pubbliche del territorio, che causa pandemia sono stati costretti a mettere un freno alle attività lavorative, con conseguenze anche piuttosto gravi.

Ora post quarantena, e parlando di edilizia basti pensare al settore privato, al blocco dei lavori di una casa in cui clienti rischiano di restare senza un tetto, qual è la situazione attuale del settore edile in pieno Covid, tra normative sanitarie e ritardi delle consegne? 

Ci è stato spiegato da alcuni costruttori del territorio pontino, come Alessandro Ciccolella: “Per quanto riguarda la situazione attuale del settore edile post quarantena, posso dire  che sicuramente sono cambiate le abitudini, sia per noi imprese edili che per i clienti. Riguardo al mio settore è obbligatorio munirsi di un POS adeguato, ovvero un piano operativo di sicurezza, misurare la temperatura ai dipendenti, santificare le attrezzature, locale spogliatoi e bagni da cantiere. Esistono due tipologie di cantieri – ha continuato a spiegare – cantieri esterni ed interni. Nel primo caso è più semplice, nel secondo bisogna gestire il numero di operai, per esempio in un appartamento. A differenza di altri settori, non si vengono a creare  assembramenti, il momento più delicato è quando invece si effettua un primo sopralluogo in casa di nuove persone”. 

Alla domanda se il settore edile ha risentito in qualche modo dell’effetto a catena anche sul valore del mercato immobiliare, Ciccolella risponde: “Per quanto riguarda la fornitura di materiali edili i prezzi sono un po’ aumentati e a causa delle regole sanitarie bisogna attendere qualche minuto in più prima di essere servito. Non è trascurabile il fatto che c’è molta paura da parte dei clienti che un prossimo lockdown blocchi i lavori e per molti significherebbe restare senza una casa. Dopo aver elencato questi non pochi disagi si deduce che i costi di costruzioni e ristrutturazioni sono lievemente aumentati come le tempistiche, facendo così salire anche i costi degli immobili”.