Il sindaco del Comune di Formia Paola Villa sui social di martedì 1 ottobre comunica ai suoi concittadini che “Tre i regolamenti comunali votati ieri in consiglio comunale. Il primo apre le porte alla collaborazione di tutti i cittadini ad arricchire, abbellire, prendersi cura del bene pubblico, attraverso forme diverse di “adozione” di panchine, aule scolastiche, cortili, parchi, aiuole, tratti di muro, ringhiere e tanto altro, che cittadini creativi, artisti, artigiani, volenterosi e fantasiosi vogliono ridare a nuova vita. Il secondo dà la possibilità che i matrimoni civili possano essere celebrati non solo nelle attuali sedi comunali ufficiali, ma in altre sedi pubbliche di pregio valore come ad esempio l’area archeologica del Caposele, e individuando con una manifestazione di interesse, luoghi privati tra albergatori e ristoratori formiani, che possano avere le caratteristiche giuste per mettere a disposizione propri spazi dove officiare riti civili matrimoniali e unioni civili. Il terzo mette in chiaro tutte le regole, nette e stringenti, che devono rispettare le attività circensi se vogliono venire nella nostra città.

Il sindaco Paola Villa

Quest’ultimo regolamento è un chiaro messaggio di civiltà, di cui diverse città in Europa e non solo si stanno dotando dopo aver visto il totale fallimento delle ordinanze sindacali che vietavano i circhi, tutte ordinanze soccombenti davanti ai tribunali ordinari regionali, tutte che mettevano le amministrazioni in condizione non solo di ritirare l’ordinanza, ma anche di pagare le spese legali. Quest’ultimo regolamento da un chiaro messaggio di come una città si possa dotare di strumenti civili e di regole chiare, anche verso quello che qualcuno reputa “divertimento” e qualcun’altro, me compresa reputa sofferenza per gli animali”. L’intervento del primo cittadino, che stimo sinceramente, merita alcune considerazioni. Per il primo punto non si può non lodare il sindaco per la sensibilità che sta dimostrando nella tutela e valorizzazione del territorio formiano. Per il terzo punto decisione condivisibile. In Italia sono tante le famiglie circense e anche loro meritano rispetto e ospitalità perché si tratta della sopravvivenza economica di persone che da generazioni sanno fare soltanto tale mestiere. Ma, nel contempo, vanno educati a puntare sempre di più sui giochi di abilità dei singoli e sulle capacità di coloro che si presentano al pubblico come clown. Non si possono chiedere agli animali comportamenti innaturali, sovente ottenuti con metodi dolorosi, se non crudeli. Il secondo punto è quello che merita una maggiore riflessione e in questo confesso di essere condizionato dal mio essere giornalista cattolico, ma sinceramente lo dichiaro con orgoglio, dinanzi a coloro che sono laici sino all’estremo.

I matrimoni religiosi sono in calo in Italia, d’altronde non potrebbe essere diversamente considerato che aumentano le coppie in cui almeno uno dei due è alle seconde nozze. Ma offrire luoghi per i matrimoni in perfetto stile cinematografico americano è certamente un incentivo in più per disertare il sacramento del matrimonio. Ricordo bene quando Antonio Raimondi a Gaeta diede l’autorizzazione anche a utilizzare chiese sconsacrate con i registri collocati su quelli che furono in passato degli altari. Dovette giungere Cosmo Mitrano per abolire l’ordinanza. A Minturno stessa cosa: abbiamo ora matrimoni nel parco regionale in prossimità della torre medievale o sulla spiaggia al Lido Sirene o alla scogliera di Monte d’Oro in prossimità del Pub Lo Scoglio. E tutte le spose rigorosamente in bianco. Sinceramente il tutto si presenta molto in stile trash. Ma questa è la corrente dei nostri tempi. Con l’occasione un’ulteriore riflessione: il ministro della pubblica istruzione gialloverde aveva autorizzato la collocazione dei crocifissi nelle aule scolastiche per rispetto della maggioranza. Ora quello attuale giallorosso ha disposto la rimozione per rispetto della minoranza. Conviene che ogni scuola lasci il chiodo alla parete e conservi in deposito i crocifissi stessi, probabilmente saranno collocati e rimossi come si fa con i ritratti dei presidenti della repubblica, in base a chi governa. Ma Gesù il Cristo meriterebbe un rispetto diverso; colpa nostra, cattolici troppo tiepidi.